Bastia, le mancate-dichiarazioni programmatiche fanno discutere. II sindaco: “Stiamo lavorando”


Forza Italia ancora all’attacco: “Basta con la propaganda”


BASTIA UMBRA – Il centro-destra incalza il sindaco Lombardi replica e l’opposizione rilancia. Il nodo del contendere è il programma dell’amministrazione comunale di Bastia, la cui (mancata) presentazione è diventata il pomo della discordia che da giorni divide maggioranza e opposizione. A dare il “là” alla polemica è stato il capogruppo di Forza Italia in Consiglio comunale Fabrizio Masci, che ha accusato il sindaco Lombardi di non aver ancora presentato alla massima assise cittadina, a quattro mesi dalle elezioni, il documento programmatico per i prossimi cinque anni. A Masci ha replicato lo stesso Lombardi. Abbiamo cominciato fin da subito a muoverci secondo le linee programmatiche sulle quali abbiamo raccolto il consenso degli elettori – è stato il senso della replica – “la giunta ha lavorato per mettere a punto un percorso operativo, sul quale si intende al più presto attuare una larga partecipazione di tutti i settori della cittadinanza e quindi del consiglio comunale”, ha aggiunto Lombardi. Che poi ha specificato come “viste le scelte emerse in fase di definizione della Finanziaria nazionale, abbiamo dovuto ricalibrare il nostro programma di governo, individuando nuove modalità di intervento che garantiranno l’attuazione delle opere pubbliche, a cominciare da quelle prioritarie, ed un miglioramento dei servizi per i cittadini, senza gravare ulteriormente sulle loro tasche”.
Ma è stata proprio quest’ultima precisazione a scatenare le ire di Forza Italia. “I limiti posti all’incremento della spesa non costringono – si legge in una nota di Francesco Fratellini, responsabile informazione e programmazione di Forza Italia – ad usare come un’arma contro i propri cittadini, la facoltà di aumentare le tasse loro riconosciuta dalla manovra economica, ma responsabilizzano la politica della spesa d’ogni
amministrazione. Gli amministratori locali sono invitati a porre solo un limite alla spesa pubblica: in ogni bilancio c’è il modo per fare dei risparmi, per esempio limitando le manifestazioni di propaganda o le tante consulenze spesso non necessarie. Quanto poi alla volontà di ascoltare la città – conclude Fratellini – è solo portata alla ribalta sui giornali e nelle intenzioni; di fatto i cittadini si lamentano in continuazione, segnalano agli uffici competenti cattive manutenzioni, strade abbandonate, fontane non funzionanti e pericolose per i bambini, il problema piccioni torna sempre alla ribalta ed è stata annunciata l’ennesima petizione. Nulla; nessuna risposta arriva dall’amministrazione se non le reiterate intenzioni di coinvolgere nelle scelte i cittadini”.

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