Montana, scontro sull’esclusione dei Pdci

Il consiglio è stato sospeso prima del voto per la giunta

BASTIA UMBRA — Il consiglio della Comunità montana riunitosi mercoledì è stato sospeso prima che tutti i punti all’ordine del giorno fossero stati discussi. Per la precisione la seduta è stata dichiarata tolta quando è arrivato il momento di eleggere i componenti della giunta che — è stato stabilito — dovranno essere otto. Lo stesso numero dei componenti dell’esecutivo del più grande comune membro della comunità montana “Monte Subasio” (Assisi). In questo modo la maggioranza ha voluto evitare di eleggere la giunta dell’ente montano senza l’appoggio dei comunisti italiani che avevano preannunciato, in linea con il comportamento tenuto fino a quel momento, il loro voto contrario. Ma cosa ha originato il “mal di pancia” del Pdci? Il consigliere comunista Massimo Geoli ha lamentato il fatto che gli assetti dell’esecutivo sono stati decisi dall’asse Ds-Margherita senza alcuna consultazione preventiva del suo partito. “Un ticket arrogante — ha precisato — che si sta affermando anche a livello nazionale e che mira a ridurre il peso dei comunisti italiani nella coalizione. Noi non accettiamo un modo di agire in base al quale si è stabilito che il Pdci debba essere l’unico partito a restar fuori dall’esecutivo. Francamente non ne capisco il motivo dal momento che tutte le altre forze del centrosinistra sono rappresentate”. Per i Ds bastioli il posto dell’assessore uscente Andrea Tabarrini sarà preso da Luciano Furiani a cui succederà a metà mandato Fabrizio Paffarini. La decisione di ricorrere a una staffetta è stata presa di comune accordo dai due consiglieri diessini. La Margherita invece, fino ad oggi fuori dalla giunta, sarà rappresentata dal consigliere bastiolo Antonello Caleri che, come previsto, l’ha spuntata sul collega di Torgiano. Ma le critiche di Geoli non risparmiano nemmeno il consigliere delle liste civiche Rosella Aristei colpevole a suo dire di essersi appiattita sulle posizioni della maggioranza piuttosto che schierarsi con l’opposizione al momento delle votazioni degli altri punti all’ordine del giorno.
MASSIMILIANO CAMILLETTI