Viabilità nell’occhio del ciclone, per i lavori su una condotta idrica e le lungaggini legate allo svincolo
BASTIA — Mai come in questi giorni si avvertono i disagi del sostanziale isolamento in cui è costretta a vivere la frazione di Ospedalicchio. Ironia della sorte: ciò accade nel centro abitato che più di ogni altro nel territorio di Bastia da sempre era ben collegato alla grande viabilità.
Il traffico in questi giorni è andato «in tilt» a causa dei lavori di una nuova condotta idrica per lo scarico delle acque della diga di Valfabbrica che taglia la Provinciale 147, ad ovest della frazione.
La strada è stata chiusa e sono stati attivati percorsi alternativi su strade secondarie, ai più sconosciute. Un episodio incidentale e provvisorio (i lavori dovrebbero essere completati entro la prossima settimana), ma che si cala in un contesto di pesanti difficoltà. Nei giorni scorsi visitatori occasionali provenienti da fuori Comune si sono persi nella rete della viabilità secondaria, come testimoniano con irritazione ristoratori e albergatori di Ospedalicchio.
Più grave ancora, però, sono i ritardi accumulati nella realizzazione dello svincolo sulla Statale 75 Centrale Umbra che avrebbe dovuto essere aperto entro il 2003, e ancora oggi invece non si conosce la data di consegna dell’opera.
La ditta incaricata ha realizzato gran parte dei lavori (rampe di accesso e «bretelle»), ma non il sottovia che è l’opera principale. E’ il caso di dire che lo svincolo, nato dopo interminabili dibattiti durati oltre vent’anni e non poche vittime di incidenti stradali a causa degli attraversamenti «a raso», sta procedendo con notevole ritardo.
Il problema, che sta a cuore ai residenti e non solo, viene solo sfiorato nei dibattiti della campagna elettorale amministrativa, forse perché esula dalle strette competenze comunali.
Tuttavia, una risposta è d’obbligo ai cittadini di Ospedalicchio che chiedono solo di ritornare ad una condizione di normalità.
M.S.
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