Lombardi: “Più sviluppo”
“Nei Ds c’è stata una discussione democratica”
BASTIA UMBRA – Uno orecchio al tavolo regionale, un occhio agli incontri locali, c’e chi, stavolta, ipotizza che ci sia una strada per riavvicinare Ds e Margherita. Una ipotesi a cui guarda con grande attenzione ma senza sbilanciarsi, Franceco Lombardi, candidato scelto dai Ds che ha deciso di uscire allo scoperto per spiegare, lui che è ai vertici della Cna, come mai ha deciso di impegnarsi scommettendo sul futuro della sua città.
“Mi sono dedicato a tempo pieno – spiega – alle problematiche aziendali, dello sviluppo economico e dell’associazionismo, lavorando per portare la Cna ad essere un’autorevole associazione di rappresentanza dell’artigianato e della piccola e media impresa, pronta a sostenere con progettualità nuove il progresso economico e sociale dell’Umbria. Ma anche una moderna ed efficiente struttura di servizi alle imprese, con oltre 13 sedi e 150 dipendenti a livello provinciale. Un incarico che mi ha consentito di crescere professionalmente e di comprendere dal di dentro le dinamiche dello sviluppo. Credo che sia stata questa la ragione che abbia portato il gruppo dirigente locale diessino ad indicarmi come la persona giusta per guidare un grande e condiviso progetto politico, finalizzato a dare un nuovo sviluppo alla nostra città ed a concorrere all’ampliamento della base associativa, coinvolgendo ulteriormente donne e giovani”. Lombardi ci tiene a spiegare. E a respingere la facile equazione di un candidato espressione solo del mondo dell’impresa.
“Aver guidato un’associazione di categoria che ha nella tutela dell’imprenditoria diffusa la sua missione, offre la possibilità- dice ancora Lombardi – di guardare da un punto di vista privilegiato le dinamiche dello sviluppo e quindi di poterle comprendere sino in fondo. Una società dove ci sono imprenditori che creano occupazione e ricchezza è normalmente una società che ha maggiori risorse economiche e le opportune sensibilità politiche per dare servizi efficienti ai cittadini, a partire dalle fasce più deboli. Nella nostra realtà molti piccoli imprenditori sono operai che, con intraprendenza, hanno poi deciso di mettersi in proprio per sviluppare le capacità acquisite. Io stesso provengo da una famiglia operaia. Le iniziative di riqualificazione del territorio intraprese, che comunque non mi coinvolgono in prima persona, sono volte a dare sviluppo ed occasione di lavoro a tante imprese locali, offrendo una risposta a quanti ritengono che si debba puntare su nuovi insediamenti per imprese ad alto valore tecnologico. Chi si oppone a questi processi, vuole in realtà tutelare interessi già acquisiti”. Un messaggio chiaro. Come e chiaro il quadro che ha il candidato Ds sia sulla turbolenza che c’e stata dentro alla Quercia, sia sulle difficoltà di accordo nel centrosinistra. Ancora Lombardi: “Vi e stata una discussione democratica in tutta la fase che ha portato all’individuazione del candidato. Il disconoscere le regole che tutti ci eravamo impegnati a rispettare, proprio per superare posizioni autoreferenziali, è un atto grave e pericoloso. Al di là di quello che e emerso pubblicamente, il confronto all’interno del partito- chiude Lombardi – non e stato tanto sulla scelta del candidato, quanto fra due diverse visioni sulle scelte da compiere per assicurare a Bastia il livello di sviluppo raggiunto, individuando un percorso che possa migliorarlo e qualificarlo. Intanto anche il candidato sindaco della Casa delle Libertà, Fabrizio Masci, interviene sulla situazione politica della città in vista della presentazione delle liste: “I partiti che ci hanno amministrato sino ad oggi e che hanno la presunzione di continuare a farlo, non stanno discutendo tra loro dei programmi, degli interessi di tutti i cittadini e di tutte le forze economiche produttive; non stanno ad analizzare ciò che hanno fatto, o meglio, ciò che non hanno fatto in tutti questi anni, ma litigano esclusivamente tra loro per le poltrone, per gli interessi di non so chi ma sicuramente di pochi. Tutto ciò, da cittadino mi indigna e mi convince sempre più che la scesa in campo da parte mia, e’ giusta. Il mio è l’impegno di un cittadino, che non ha mai fatto politica e che comunque non si identifica in questo modo di farla e di concepirla basato sull’interesse di pochi e su chi deve occupare le poltrone”. Masci lancia un appello a discutere di programmi.
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