Muore mentre guida l’auto

Si chiamava Leandro Famiani, era un agente di commercio

Colto da malore improvviso, aveva 53 anni

BASTIA UMBRA – Un uomo sbanda con la sua auto perché colto da malore e muore. Erano circa le nove del mattino di ieri, quando una Mercedes nera modello E320, perde la direzione in una curva nel quartiere di XXV Aprile, a pochi metri dell’incrocio con direzione Cipresso e Bastia centro. Alla guida c’era Leandro Famiani, un uomo di 53 anni, in viaggio per lavoro, che è stato colto da malore. Per lui, purtroppo non c’è stato nulla da fare, i soccorsi giunti sul posto, Vigili del fuoco, ambulanza del 118 e polizia non hanno che potuto constatare il decesso, quindi avvolgere il cadavere dell’uomo in un telo verde, e vista l’evidenza della tragedia non si è resa necessaria nemmeno l’autopsia. La vittima – un agente di commercio – è originaria di Rocca San Angelo, una piccola frazione del Comune di Assisi a pochi chilometri da Petrginano, ma da qualche anno viveva all’estero dove era sposato con una donna francese dalla quale aveva due figli. Comunque i suoi contatti con l’Italia non li aveva mai persi, tanto che frequentemente faceva la spola Italia-Francia. Un testimone della tragica mattinata di ieri, racconta di aver notato la macchina all’altezza della rotatoria di XXV Aprile. L’auto non l’aveva percorsa correttamente, si era fermata per qualche breve istante sul lato della strada per poi riprendere la direzione di marcia. Poche centinaia di metri dopo il dramma. Mentre percorreva la curva l’uomo è andato diritto, e dopo aver attraversato la corsia opposta, ha terminato il tragitto bloccato da una recinzione di rete verde con dell’erba. La vettura non presentava urti, né segni di frenate erano visibili sull’asfalto. Questo a testimonianza che la velocità era notevolmente ridotta, e forse sintomo che già qualcosa non andava. Per soccorrerlo i sanitari e le forze dell’ordine hanno dovuto rompere il finestrino posteriore per aprire le portiere dell’auto, in quanto dotata di sistemi antintrusione, ma hanno potuto solamente accertare l’avvenuto decesso.

Rosita Brufani