di ADRIANO CIOCI


BASTIA – Se la botanica non è un’opinione, vuol dire che i cavoli, piantati dai disabili del ”Giunco” nello scorso novembre, si ribellano e lanciano messaggi. E’ quanto accade a Bastia, nell’aiuola situata davanti alla residenza municipale.
Qui, all’inizio dell’inverno, alcuni ragazzi dell’associazione di volontariato, posero a dimora, in virtù di una collaborazione con il Comune, diverse piantine di cavoli ornamentali. Gli stessi che adornano i giardini del fiabesco castello di Villandry, nella valle della Loira. In Francia li chiamano ”choux d’ornement en mélange” e rappresentano la punta di diamante della fioritura d’inverno. E’ lo stesso spettacolo visto a Bastia durante le fredde giornate invernali, quando l’effetto “palla” degli stessi cavoli esplodeva in cromie e sfumature bianche e blu. Adesso quelle piante avrebbero dovuto lasciare il posto ai fiori di primavera, ma la collaborazione con i ragazzi del ”Giunco”, seppure richiesta, non è stata ancora rinnovata. Ed il progetto di città fiorita è tra ”color che son sospesi”. I disabili non hanno ancora ricevuto il via libera ai lavori di piantumazione per l’anno in corso ed i cavoli hanno spigato, si sono assottigliati ed esternato piccoli petali gialli che rappresentano un postumo canto del cigno, ovvero una vita oltre la vita. Il sindaco Bogliari, che di fiori non si dichiara esperto, non si scompone e afferma: «La collaborazione con i ragazzi del ”Giunco” non è in discussione e continuerà come in passato».
 

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