La Confcommercio dice no alla proposta del Comune che vuole ritoccare il programma.


BASTIA UMBRA – Parere negativo della Confcommercio di Bastia Umbra sulla fattibilità della proposta di delibera contenente le modifiche al piano delle medie superfici di vendita, approvato con delibera del Consiglio comunale n. 86 del 23 novembre 2001. La legge regionale 24/99 prevede infatti che la “programmazione commerciale” possa essere variata ogni quattro anni e pertanto il piano del Comune di Bastia Umbra risulta ancora valido fino al novembre 2005. La Confcommercio chiede così di attendere la scadenza naturale di tale piano per poi procedere ad una complessiva rivalutazione della programmazione commerciale. Ad ogni buon conto, anche in previsione di una futura elaborazione di un nuovo piano delle medie superfici alla scadenza legittima, qualora questo dovesse appoggiarsi a quanto contenuto in questo documento, secondo la  Confcommercio “occorre fin d’ora rilevare la presenza di alcuni aspetti che, nel dettaglio tecnico, non trovano un riscontro positivo con la nostra associazione, tanto più che le modificazioni previste non sono di poco conto”. In particolare – rileva ancora la Confcommercio -la suddivisione del territorio in tre zone, anziché in cinque, comporta uno stravolgimento sostanziale dello status quo: potrebbe accadere che zone ormai sprovviste di disponibilità, perché assegnate, possano godere di medie superfici non ancora assegnate in altre. Per quanto poi attiene alla nuova disponibilità di tipo M1 previste nella nuova zona 2 ad Ospedalicchio, si ritiene necessario che la possibilità di apertura sia quanto meno riservata per un certo periodo di tempo ad attività esistenti ed operanti nella medesima zona. Altra osservazione della Confcommercio riguarda l’identificazione urbanistica del centro storico di Bastia Umbra, in relazione all’attuale delibera sulle medie superfici. Si assiste a situazioni paradossali – rileva il presidente dell’associazione – per cui alcuni esercizi commerciali con accesso e/o vetrine sulla stessa strada, come per esempio via Veneto, si trovano inclusi o esclusi dall’area centro storico per il solo fatto di trovarsi sul lato destro o sinistro della strada. Si suggerisce – con una lettera inviata al sindaco di Bastia Umbra – di rivedere l’identificazione urbanistica dell’area in questione, in modo che tutti gli esercizi commerciali, le cui vetrine o i cui ingressi si affacciano sulle vie di principale accesso al centro storico, siano considerate come facenti parte dello stesso.


Roldano Boccali

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