Un fulmine a ciel sereno sui Ds locali dal-la direzione regionale del partito: si fa concreta l’ipotesi che il candidato sindaco del centrosinistra a Bastia passi alla Margherita. Un’anticipazione che manda subito in fibrillazione i responsabili locali della Quercia che, fino ad oggi, hanno lavorato nella certezza che il sindaco, del Pci dal 1985, continui ad essere diessino. Da indiscrezioni sembra infatti che dall’«entourage» del plenipotenziario della Margherita, Giampiero Bocci, sia arrivata la scelta prioritaria di Bastia rispetto ad altri Comuni. Una richiesta, se l’accordo in Umbria del centrosinistra dovrà coinvolgere tutti i partiti, che non potrebbe essere ignorata. Così il direttorio bastiolo dei Ds si è riunito, l’altra sera, in tutta fretta per una prima valutazione delle prospettive. La reazione immediata, compresa quella dell’attuale sindaco Lazzaro Bogliari, è stata quella di rigettare l’ipotesi nella convinzione che spetti a livello locale e quindi ai responsabili e dirigenti diessini che hanno diretto contatto con gli elettori, di dire l’ultima parola. Poi, però, si sono prese in esame possibili vie d’uscita ed è emersa la possibilità che Vannio Brozzi consigliere regionale con due mandati alle spalle e non ricandidabile nel 2005 secondo una norma non scritta nel partito, possa ottenere la candidatura a palazzo Cesaroni per il terzo mandato. Solo un’ipotesi, ma per ora l’unica che possa consentire la pesante rinuncia alla poltrona di sindaco. Intanto, anche dalla Margherita locale arrivano segnali distensivi con una nuova stesura del documento delle regole che potrebbe sostituire quella firmata a Natale da Ds, Rifondazione, PdCi e Sdi: questa volta con il partito di Rutelli. Se ne palerà stasera al «tavolone» del centrosinistra.
m.s._
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