Ambientalisti mobilitati per la salvaguardia del fiume
Wwf “Via al monitoraggio delle acque”
BASTIA UMBRA – Parte il monitoraggio del fiume Chiascio da parte della sezione Wwf “Valleumbra Nord”. Anche per quest’anno i volontari, circa 170 in tutto il comprensorio che comprende i Comuni di Assisi, Bastia, Bettona e Valfabbrica, hanno rinnovato il loro impegno per la tutela e la salvaguardia del Chiascio, considerato dagli attivisti un’importante area “da salvaguardare e controllare da ogni sopruso o maltrattamento”. La sezione con sede a Bastia, pur esistendo dal 1991, da circa un paio di anni è diventata una presenza molto viva nel territorio che, come afferma la responsabile Rita Giglietti, “non solo cerca di difendere le zone lontane come le oasi e i parchi nazionali, ma si propone soprattutto di migliorare la vita di tutti iniziando proprio dai luoghi dove abitiamo”. Ed è in quest’ottica che si inseriscono le azioni dirette al fiume che, come puntualizza la Giglietti “rappresenta l’unico ambiente naturale di Bastia Umbra dotato di un percorso verde frequentato dai cittadini”. Continuerà anche quest’anno il monitoraggio delle acque attraverso un’analisi chimica dell’acqua per individuare alcuni agenti inquinanti relativi soprattutto agli scarichi organici. Inoltre, è in cantiere un progetto che prevede l’individuazione delle sorgenti del fiume che poi sarà oggetto di visite e gite che coinvolgeranno anche le scuole. Ma anche il Parco del Monte Subasio sarà oggetto dell’attenzione del Wwf. “Ad oggi dice Giglietti – sebbene una legge regionale abbia stabilito la costituzione dell’Ente Parco, quest’ultimo stenta ancora a decollare a causa della mancanza di un Piano che possa renderlo operativo a tutti gli effetti”. E con l’auspicio che ciò possa attuarsi il prima possibile, la Giglietti anticipa le iniziative, in fase di definizione, che presto il Wwf, sottoporrà all’attenzione dello stesso Ente Parco. “Abbiamo intenzione di organizzare – spiega – una serie di incontri informativi sull’utilizzo delle biomasse da parte degli abitanti dell’area che potrebbero usufruire anche di finanziamenti pubblici. Inoltre, quando la stagione lo permetterà vorremo programmare delle gite guidate, coinvolgendo anche le scuole del territorio, per far conoscere a tutti le bellezze naturalistiche del Subasio”. Un’altra iniziativa è già in cantiere; Giampiero Bianchi, un attivista bastiolo con oltre venti anni di esperienza lancia l’idea che forse ha già pronto lo slogan: “Adotta un sentiero del monte” “Il nostro contributo -spiega – potrebbe essere quello di prendere in cura un sentiero e non solo provvedere al suo mantenimento, ma anche farlo conoscere agli abitanti della zona”.
Michela Dominici
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