Tra i papabili alla poltrona di primo cittadino per il centro-sinistra c’è Antonio Criscuolo
GIOVANNI ZAVARELLA
BASTIA – La corsa alla candidatura a Sindaco della città di Bastia non è affatto conclusa. Le forze politiche di maggioranza di centro sinistra e di minoranza di centro destra si stanno confrontando. Per scegliere bene all’interno, senza ferite e lacerazioni, ma soprattutto per mettere in campo un ‘cavallo’ di razza che mentre deve essere espressione di una forza ‘consistente’ e della coalizione, non deve disattendere le aspettative della società civile. Che guarda sempre più la qualità del candidato Sindaco, che in base alle leggi vigenti e alle nuove norme, risulta sempre più svincolato dalle logiche partiti che, Allo stato delle cose i cavalli sono ancora in corsa. E tra questi c’è anche il Dr. Antonio Criscuolo, attuale Presidente del Consiglio Comunale. Che gode di qualche attenzione all’interno dei Ds bastioli e di qualche simpatia entro le file della Margherita. Per ciò, lo abbiamo voluto sentire, non tanto sul consistente lavoro realizzato in qualità di Presidente del Consiglio, quanto sulla filosofia di approccio ai problemi, nella eventualità che venga dichiarato Candidato Sindaco nelle prossime elezioni amministrative della industriosa città di Bastia. Mentre ha tenuto a precisare che tra i Ds è in atto una pausa di riflessione su chi sceglie-re, ritiene la simpatia che si manifesta nel raggruppamento della Margherita un motivo lusinghiero di apprezzamento nei suoi confronti che non lo lascia affatto indifferente.
Per quanto attiene alla strategia amministrativa del futuro è indispensabile cominciare ad affrontare i problemi con una ottica che veda coinvolta Bastia proiettata in un contesto comprensoriale, in collaborazione e in concertazione con Assisi, Bettona e Cannara. Lo sviluppo del territorio non può attardarsi più di tanto nella logica campanilistica, ma deve avviare un processo di più ampio respiro per profilare nel futuro un processo di sviluppo integrale e non legato a formulazioni che poi corrono il pericolo di non essere debitamente saldate nel territorio. Si fanno gli interessi legittimi dei cittadini di Bastia se le soluzioni che vengono offerte hanno il valore della durata e dell’adeguatezza territoriale. Anche per non favorire una serie di squilibri
demografici e di servizi, alla luce del fenomeno di accelerazione dell’invecchiamento della popolazione. Una progettualità politico-amministrativa di Bastia Umbra che non tiene conto del processo evolutivo del territorio economico – industriale – turistico che va da Perugia a Foligno, nell’accezione delle sue esigenze, delle sue emergenze che bussano alla porta fortemente e ripetutamente, è destinato ad esaurire, in breve tempo, la propria energia impulsiva. Quindi è arrivato il tempo di inventarsi un nuovo modo di fare politica, ma soprattutto un nuovo modo di fare economia e servizi. Una distrazione, una disattenzione, una opposizione a questa filosofia moderna nell’intercettare e risolvere i problemi mi trova non solo contrario, ma anche disposto a importanti sacrifici.
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