L’intervento Il partito di Berlusconi annuncia l’avvio di una campagna di manifesti


“La sinistra ostacola l’iniziativa dei privati”


L’attacco Il coordinatore nazionale di Forza Italia Bondi interviene sull’Umbria


PERUGIA – “L’onorevole Sandro Bondi, coordinatore nazionale di Forza Italia, ha ragione nel ricordare che in Umbria si può fare molto di più, in termini economici e culturali, in quanto la Regione è agli ultimi posti in Italia (il 151o) per livello di benessere e, quindi, per sviluppo economico e qualità della vita”. Tornano all’attacco il coordinatore regionale, Luciano Rossi, e il responsabile dell’organizzazione di Forza Italia, Claudio Ricci sulla situazione economica regionale e annunciano anche ima campagna d’informazione per farla conoscere. “Forza Italia – è detto nella nota – vuole sottolineare il valore, e a volte l’eroismo, dei tanti imprenditori ed operatori dell’Umbria che, con amore e passione, nonostante tutto, hanno operano in questi anni nei settori
dell’economia, del turismo, dell’agricoltura, dell’artigianato e della cultura. Malgrado ciò è però innegabile che la sinistra cerca di tenere “tutto sotto controllo”, ostacolando le libere iniziative, provenienti anche da fuori Regione, che non abbiano avuto l’adeguato gradimento politico”. Forza Italia, in linea con lo spirito di una politica fatta di proposte concrete, invita la presidente Lorenzetti “a non nascondersi dietro le generiche parole quali concertazione e patto per lo sviluppo. In Umbria, ove molti avvertono l’esigenza di cambiare, è necessario un maggiore coinvolgimento dei privati e un maggiore slancio. Il governo Berlusconi – di-cono i due esponenti – sta facendo, concreta-mente, la sua parte soprattutto con i 4.000 miliardi di vecchie lire stanziati per realizzarestrade, ferrovie ed aeroporti, opere fondamentali per uscire, dopo decenni, dall’isolamento viario e creare le condizioni per il rilancio del-la stagnante economia umbra”. Da parte sua Forza Italia farà conoscere, nelle prossime settimane, con migliaia di manifesti, “la preoccupante situazione economica dell’Umbria, da cui bisogna uscire – conclude la nota – per diventare, davvero, una Regione in grado di misurarsi, alla pari, in Europa”.

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