Di Francesco Fratellini*
Il terzo Rapporto Nazionale sulla Condizione dell’infanzia e dell’adolescenza, realizzato dall’Eurispes e Telefono Azzurro, riporta dati precisi che evidenziano il disinteresse dei giovani verso la politica. Il 58.2% dei giovani frequenta le associazioni sportive, mentre solo il 3.9% partecipa a movimenti politici. Un dato confortante è l’8,5% che è iscritto ad associazioni di volontariato. Sono pochissimi dunque i ragazzi impegnati in politica, il 23% dichiara di essere disgustati da essa e il 49% le sono indifferenti. Tuttavia, nei giovani, cresce l’impegno personale e la voglia di mobilitarsi per l’ambiente e le questioni legate al “Sud del mondo”.
In realtà il numero di giovani che si interessano di politica, pur non appartenendo a partiti o associazioni e movimenti politici, è maggiore di quello che si intuisce.
Il 30% di giovani e giovanissimi che parla di politica non è un dato insignificante, ma perché la maggior parte (il 70%) si disinteressa completamente alla politica? Perché per tanti giovani le questioni culturali, sociali ed economiche della propria città e del proprio territorio trovano la loro totale indifferenza? Cosa bisogna fare per convincere quel 26.1% di giovani a passare dal “Parlare di politica” ad un impegno concreto a favore della propria città e del proprio paese?
Secondo Ilvo Diamanti, sociologo e editorialista de La Repubblica, la società di oggi è incapace di pensare e progettare il futuro. Il futuro è un problema eluso. Rimosso. In parte perché genera angoscia. Esiste solo un orizzonte minimo, senza brividi, senza progetti che rende opaco il confronto su questioni politiche di grande respiro e a lungo termine. Il deficit di futuro rende la nostra concezione della vita e del mondo sterile e senza prospettive. Secondo Diamanti quindi, per un giovane è scontato non impegnarsi per gli altri in un’ottica prospettica in quanto è il primo a non riuscire a cogliere il proprio progetto futuro di vita: perché occuparsi degli altri quanto non riesco ad immaginare nemmeno la mia vita nel futuro?
Inoltre, i politici di oggi, spesso riescono a far stomacare la politica con intrighi e beghe che hanno il solo scopo di raggiungere il potere o l’egemonia personale o di pochi. Proclami e provocazioni su temi disparati che puntualmente rimangono tali in assenza di azioni concrete che affrontino il problema sollevato. Come può appassionarsi un giovane a questo tipo di politica?!
Nonostante questi difetti, però, i singoli cittadini devono assumersi le proprie responsabilità: passare dalla politica fatta dalla poltrona della propria abitazione, dando ragione a questo o quel leader che ad essi si rivolge dalla scena politica sempre più simile ad un palcoscenico dove dei personaggi si esibiscono come in una soap opera, alla politica attiva.
In realtà, quando i cittadini non si riconoscono in iniziative volte a soddisfare le esigenze, affrontare le problematiche e i bisogni, rispondono con il disimpegno e l’astensione. La più grande sconfitta della politica è il non riuscire ad intuire le potenzialità e gli aspetti qualificanti delle persone per poter costruire insieme lo sviluppo della comunità che privata del contributo dei cittadini non cresce o lo fa in modo anarchico o diseguale. Le forze politiche devono farsi interpreti delle attese, delle speranze e dei bisogni dei cittadini, devono indicare linee capaci di guidare e non di subire lo sviluppo della città e le trasformazioni necessarie per renderla adeguata ai mutamenti che ne modificano profondamente il suo assetto territoriale e sociale.
Ecco allora i due principi fondamentali su cui si baserà l’impegno politico che ho deciso di assumere con la mia iscrizione a Forza Italia:
• La politica (soprattutto quella locale) deve tendere al raggiungimento del bene comune con obbiettivi realistici e raggiungibili tenendo conto del momento storico e delle condizioni economiche generali subordinando gli interessi di privati a quello della comunità.
• La politica è per sua natura esercizio del potere, ma non deve essere priva di riferimenti morali e deve essere animata dai più alti valori che perseguono il bene comune.
Proprio riuscendo a coinvolgere il maggior numero di giovani e di studenti, confidando nelle loro potenzialità nascoste ed al momento inutilizzate, si potrà dare un ricambio alla classe politica attuale che non sembra avere alternative in assenza dell’impegno di persone nuove dotate di entusiasmo ed idee non inquinate da anni e anni di politica di governo o di opposizione. Da qui nasce il mio appello accorato ai giovani che invito ad interessarsi di politica partecipando di persona agli eventi politici locali, come il consiglio comunale, che attualmente vede una scarsa presenza di cittadini. Eppure il Consiglio comunale è l’occasione migliore per conoscere i politici che attualmente ci amministrano, per capire se la fiducia in essi riposta quando li abbiamo votati è stata tradita o meno, per confermarla o puntare su altre persone alle prossime elezioni. Invito allora tutti i giovani ad iniziare ad assistere da Lunedì 29 Dicembre alle ore 20 al Consiglio Comunale.
*Francesco Fratellini
Resp. Informazione e programmazione
Forza Italia Bastia Umbra
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