BASTIA Elezioni 2004: i bertinottiani tengono sulle spine gli interlocutori del centrosinistra



 


BASTIA — Amore e odio tra Rifondazione comunista e il resto del centrosinistra bastiolo, dopo la ripresa del­le trattative in vista delle am­ministrative del prossimo an­no. Non c’è dubbio che l’ini­ziativa di Rifondazione è tor­nata al centro del confronto e non manca di meravigliare per le letture con le quali i ne­ocomunisti sembrano predili­gere «il bastone e la carota». Hanno insistito nel sollecita­re  la scelta del candidato sin­daco purché innovativo, ma di fronte al diniego di tutti gli altri che hanno voluto far precedere alla candidatura a sindaco l’elaborazione del programma, hanno compiu­to un mezzo passo indietro. Rifondazione ha infatti otte­nuto l’incarico di preparare la piattaforma di metodi ed obiettivi su cui il tavolone del centrosinistra costruirà il programma. Intanto, dallo stesso partito sono arrivati al­cuni criteri per fissare il futu­ro organigramma, qualcosa di simile al manuale “Cencel­li” per determinare il peso degli incarichi nella giunta che verrà. Da questo “pesimetro”, secondo rifondazione, il sindaco varrebbe, il  50%, seguito dall’assessore all’ur­banistica con il 25%, gli altri sarebbero tutti incarichi “mi­nori”, con appena il 2% alla delega per il bilancio. Una lettura che, certamente, non facilita lo ,sforzo della Margherita per rivendicare il sin­daco, in nome di quel rinnovamento nel centrosinistra che finora non coincide con le richieste di `discontinuità’ avanzate da Rifondazione. Nel mezzo della trattativa ar­riva il capogruppo Ciotti che denuncia l’inadeguatezza della giunta nel sostegno ai progetti Caritas per la scuola di Kasumo, rilevando che l’unico stanziamento di 2.000 euro è quello per invia­re il consigliere della Mar­gherita Claudio Lupattelli in Africa per l’inaugurazione. Ferma la risposta di tutti gli altri capigruppo ` (Ds, Mar­gherita, PdCi e Sdi) nel re­spingere l’attacco come strumentale e per ricordare che il Comune ha concorso ai progetti della Caritas con ol­tre 107mila euro dal 1996 ad oggi.


 


M.S.


 


Pubblicato su “La Nazione Umbria” del 04/12/03

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