Polemiche: “Altri impianti del genere sono inutilizzati“
BASTIA UMBRA – Il coordinamento comunale di Bastia di Forza Italia chiede chiarezza in merito alla prossima installazione di telecamere per la video-sorveglianza in piazza Mazzini. Alcuni giorni fa, l’assessore al commercio, Luigi Tardioli, aveva infatti annunciato che a partire da gennaio sarebbero state installate delle telecamere, attive 24 ore su 24, nella piazza principale della città. “Secondo le affermazioni dell’assessore Tardioli – afferma il coordinatore comunale Antonio Bagnetti – prontamente allineato alla abituale politica degli annunci che contraddistingue da sempre l’attuale maggioranza, l’istallazione sarà operativa dall’inizio del prossimo anno, ma non risulta essere stato adottato nessun atto deliberativo che impegna il Comune alla relativa spesa di 30mila euro”. Bagnetti inoltre ricorda che questa ipotesi, in passato, era stata esclusa dalla stessa amministrazione comunale per problemi di privacy. “Forza Italia – continua – come tutti i partiti della casa delle libertà, è favorevole a qualsiasi iniziativa che possa tutelate la sicurezza dei cittadini, ma occorre però fare chiarezza fin da subito e rispettare i principi di pertinenza e di non eccedenza, raccogliendo solo i dati strettamente necessari per il raggiungimento delle finalità perseguite, registrando le sole immagini indispensabili”. Secondo il coordinatore, il Comune deve indicare “il periodo di eventuale conservazione delle immagini prima della loro cancellazione, e prevedere il loro mantenimento solo in relazione a illeciti che si siano verificati o ad indagini delle autorità giudiziarie o di polizia”. Al dibattito interviene anche il capogruppo comunale di Fi, Amedeo Susta, il quale si domanda “se la scelta
di ricorrere alle telecamere sia giusta, poiché quelle installate presso il comando dei vigili urbani e il palazzo comunale, sono inutilizzate senza un motivo apparente”. Inoltre Susta suppone che le risorse da impiega re nella gestione delle apparecchiature potrebbero essere utilizzate per finanziare altre iniziative come, ad esempio, contributi per l’istallazione di allarmi collegati ad istituti di vigilanza o per il controllo capillare del territorio da parte dei metronotte, che andrebbero ad aggiungersi a quello delle forze dell’ordine. «Varrei sottolineare – conclude- che l’annuncio è stato dato in assenza di alcuna delibera e questo la dice lunga sul modo di amministrare dell’attuale maggioranza,”.
Michela Dominici
Pubblicato sul “Corriere dell’Umbria” del 30/11/2003
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