La Giunta ritira all’ultimo momento il piano di attuazione misto per la zona industriale
Luigino Ciotti ha chiesto che gli atti della seduta vengano inviati alla Procura di Perugia
MASSIMILIANO CAMILLETTI
BASTIA UMBRA – L’ampliamento della zona industriale di Ospedalicchio, per complessivi 14 ettari, si farà.. Lo ha deliberato a maggioranza (solo Rifondazione ha votato contro, mentre Forza Italia e Alleanza Nazionale si sono astenute) il consiglio comunale riunitosi mercoledì sera. Con un colpo a sorpresa la giunta ha ritirato il piano attuativo di iniziativa mista, dietro il quale le opposizioni avevano visto configurarsi il rischio di una speculazione privata, e ha proposto il ricorso per entrambe le aree (est e ovest) della nuova area industriale ad una variante parziale al piano regolatore generale da attuare con un P.I.P. (Piano Insediamenti Produttivi) di iniziativa pubblica. Lo stesso strumento cioè adottato fino ad ora per dar vita alle alter aree industriali del territorio comunale. Ad annunciarlo è stato il sindaco Lazzaro Bogliari ad inizio seduta, spiazzando in questo modo le opposizioni pronte a dar battaglia sul piano misto pubblico-privato, riconfermato ‘fino all’ultima riunione (martedì) dalla commissione urbanistica. Solo nel pomeriggio di mercoledì la giunta ha deciso di cambiare strada evitando lo scontro con le opposizioni. Ciò non ha impedito tuttavia al consigliere di Rifondazione comunista Luigino Ciotti di chiedere che gli atti della seduta consiliare vengano inviati alla Procura della Repubblica di Perugia. “Quanto avvenuto – ha commentato Ciotti – è l’ennesima dimostrazione di assenza di programmazione di questa amministrazione che, dal momento dell’approvazione del piano regolatore generale (novembre 2001) ad oggi, ha già adottato quindici varianti che si vanno ad aggiungere alle altre sei-sette iniziate prima dell’approvazione del prg e completate successivamente. In pratica una variante al mese”. Secondo Ciotti non si capiscono proprio le ragioni di questo ampliamento. “Non si può programmare una nuova area industriale, senza aver definito e aver analizzato bene la situazione dell’area precedentemente adottata: i 34 ettari a sud del centro fieristico. Manca un esame attento che evidenzi quante di queste aziende hanno effettivamente costruito. II prg prevede poi un’altra area industriale di 27 ettari ad Ospedalicchio che si sviluppa nel lato verso Brufa (in prossimità della Metro). Solo ul 60% di quest’area si è costruito o si sta costruendo, mentre i restanti 12 ettari, (40%), sono ancora liberi. A ciò va aggiunto che nella zona n questione ci sono alcuni capannoni inutilizzati da anni, mentre altri potrebbero liberarsi nell’ipotesi malaugurata di chiusura della Deltafina in seguito alle difficoltà che si prospettano per il settore”.
Secondo Ciotti manca anche quell’interesse collettivo che giustifica, dal punto di vista legislativo, il ricorso alla, variante. Ma ciò che più di ogni altra cosa ha indignato le opposizioni è la celerità con
cui la proposta di variazione di destinazione dell’area in questione sia arrivata in consiglio comunale dopo l’acquisto da parte della Progress srl, mentre i precedenti proprietari è stata negata fermamente dall’amministrazione comunale questa possibilità. In particolare il capogruppo di Alleanza Nazionale Massimo Mantovani si è detto soddisfatto per il ricorso al P.I.P. “una soluzione che noi auspicavamo fin da questa estate, che da quelle garanzie di trasparenza assenti nel piano misto”. Secondo il capogruppo di Forza Italia
Insomma chi sembrerebbe, almeno apparentemente, averci rimesso dalla mancata adozione del piano attuativo di iniziativa mista, sembrerebbe soprattutto la Progress srl che acquistò quei 9 ettari di terreno agricolo sperando di realizzare ben altri guadagni.
Pubblicato sul “GIORNALE DELL’UMBRIA” del 7/11/2003
comments (0)
You must be logged in to post a comment.