Costano, mancano solo gli ultimi ritocchi per completare la ristrutturazione Antonio Mencarelli: «Gioiranno in cielo le anime dei vecchi porchettai»

COSTANO – Mancano solo i minimi dettagli, piccoli lavori esterni, un ultimo ritocco alla facciata e la ristrutturazione dell’ex mattatoio comunale di Costano potrà dirsi conclusa e l’opera caratterizzarsi come un fatto storico, epocale, non solo per il paese ma per tutto il comune di Bastia e per la regione dell’Umbria. «Gioiranno in cielo le anime dei vecchi porchettai e quelle di tante generazioni che in quel luogo hanno, con fatica, esercitato una professione che data dai più lontani secoli – dice Antonio Mencarelli, cultore di storia loca, e non solo -. Ne saranno fieri i loro discendenti, che portano ancora il loro cognome e che sanno come il mestiere del porchettaio ha portato una piccola comunità a identificarsi profondamente con esso». Cento anni fa, era il 2 marzo 1924, a conclusione di un iter amministrativo lungo e difficoltoso (il primitivo disegno redatto dall’architetto Edoardo Vignaroli datava 1910), il mattatoio fu aperto e la macellazione degli animali poteva avvenire finalmente in un luogo adatto e nel rispetto della pubblica igiene. L’ingegner Lepoldo Lolli di Bastia ne firmò il progetto architettonico, con lo stile degli archi ribassati tipici degli edifici da lui disegnati, destinati a uso abitativo o industriale. Il locale rimase in funzione fino al 1976, poi restò in disuso, destinato a magazzino e abbandonato. «Nel 1995 – spiega il dottor Mencarelli – fu lanciata l’idea di sottoporlo a un restauro conservativo per destinare l’ambiente a Museo del porchettaio, nel quale raccogliere la numerosa e interessante documentazione storico archivistica utilizzata in una mostra che ebbe grande successo, in concomitanza con la Sagra della porchetta. Ma la proposta non ebbe mai un seguito, fino a che, nel marzo e giugno 2023, la giunta guidata da Paola Lungarotti deliberò di procedere alla riqualificazione funzionale dell’ex Mattattaio utilizzando i fondi previsti dal Programma di sviluppo rurale per l’Umbria 2014-2020. Tutti i lavori, eseguiti dalla Gallano Edilizia di Bastia, si sono svolti sotto la supervisione della Soprintendenza e, salvo piccoli rallentamenti, hanno rispettato le previsioni indicate dalla delibera. Quello che era diventato negli anni un edificio fatiscente e quasi dimenticato, ora risplende alle porte del paese, di cui è il simbolo che ha dato fama alla piccola frazione, un luogo della memoria, una testimonianza carica di valore storico, di vissuto umano. Di fronte a questo fatto oggi non si può non provare una grande gioia, tanti sono i ricordi e tanto ricco il passato».

Loading

comments (0)

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.