di Flavia Pagliochini
BASTIA UMBRA Maltratta la fidanzata di 19 anni e la sua famiglia. Per un 20enne – responsabile anche di danneggiamento e atti persecutori – scatta il divieto di avvicinamento alla persona offesa e ai suoi familiari, oltre al braccialetto elettronico. Secondo la ricostruzione dei carabinieri della stazione di Bastia Umbra, che hanno eseguito l’ordinanza di applicazione della misura cautelare, il giovane, con condotte reiterate, avrebbe maltrattato la giovane fidanzata; in particolare, “animato da gelosia ossessiva” e non accettando la decisione della giovane di interrompere la relazione a causa dei suoi comportamenti, l’avrebbe ripetutamente ingiuriata, cacciandola anche fuori dalla casa della madre, dove stava trascorrendo la notte. In più occasioni l’avrebbe controllata in maniera ossessiva chiamandola e inviandole numerosi messaggi nei quali alternava manifestazioni di rabbia, minacce e propositi suicidi. In una delle tante discussioni avrebbe scagliato la sua rabbia contro mobili, oggetti e suppellettili, lanciando a terra anche il telefono cellulare della ragazza. In una circostanza le avrebbe impedito di recarsi al mare con gli amici, aggredendo fisicamente questi ultimi. Alla fine la giovane ha sporto denuncia e la Procura, dopo le indagini dei carabinieri, ha chiesto l’applicazione di una misura cautelare; e il gip ha appunto deciso che il ventenne dovrà mantenersi a una distanza di 500 metri col divieto assoluto di comunicare con le persone offese anche per interposta persona o via email e messaggi sui social o sulle app di messaggistica. Al giovane è stato applicato il braccialetto elettronico.

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