Bastia Umbra Ultimi appuntamenti stasera con i candidati di centrodestra e centrosinistra. Santoni (Alternativa popolare): “Ci dicano i loro assessori”

di Flavia Pagliochini
BASTIA UMBRA Mentre si avvicina il ballottaggio e si moltiplicano i botta e risposta, Erigo Pecci e Paola Lungarotti continuano gli incontri con gli elettori con l’obiettivo di consolidare quanto ottenuto, convincere gli indecisi e quanti hanno disertato le urne al primo turno. Erigo Pecci, sostenuto dal campo largo composto da PD, Alleanza Verdi Sinistra, Uniti per Bastia, Movimento 5 Stelle,PSI, Progetto Bastia, al primo turno ha preso 4.618 preferenze, il 42,13% del totale. Insegue Paola Lungarotti, sindaca uscente sostenuta dalla sua lista civica Paola Lungarotti sindaco e dal centrodestra, con Fratelli d’Italia, Forza Italia e Lega, arrivata al ballottaggio con i 4.172 voti, il 38,06%. Erigo Pecci chiuderà con una serie di incontri itineranti stasera alle 21 a Costano, alle 21.30 a Ospedalicchio, alle 22 a Bastiola, alle 22.30 in piazza Mazzini a Bastia Umbra. Paola Lungarotti invece terrà il suo comizio di chiusura sempre stasera alle 21.30 in piazza Cavour, mentre dalle 9 alle 13 di questa mattina i candidati del centro destra unito incontreranno i cittadini in Piazzetta Franchi, Piazza Mazzini e Piazza del Mercato. Intanto continuano le schermaglie tra i due contendenti alla carica di primo cittadino:“Il candidato del centrosinistra – attacca Lungarotti – non ha la visione completa delle potenzialità di questa città, come se non bastasse è sostenuto da una lista che ha portato avanti una battaglia politica sull’area Giontella. Ci sono dei temi che trascendono le posizioni ideologiche e partitiche: questo è uno di quelli su cui mi sono sempre espressa a favore di un rilancio completo dell’area in questione, non certamente con spirito di demolizione come già avvenuti per l’Eden Rock”. Invece Pecci continua a criticare l’accordo programmatico tra i due pezzi di centrodestra, quello lungarottiano e quello di Catia Degli Esposti, terza classificata alle elezioni con un tesoretto di circa 2.000 voti: “Lungarotti – dice Pecci – ha ammesso candidamente che l’accordo pilotato da Perugia ha il solo scopo di non far vincere il centrosinistra. Noi abbiamo sempre portato avanti una politica di proposta, ascolto e partecipazione, parlando dei nostri progetti e delle nostre idee, avendo sempre Bastia come punto fisso. Dall’altra parte – abbiamo due persone che fanno un accordo sottobanco basato esclusivamente sulla spartizione di poltrone, nessun intento e visione comune, il cui unico scopo è evitare la vittoria del centro sinistra”.A tirare le fila è invece Matteo Santoni, candidato di Alternativa Popolare che al primo turno ha raccolto il 2,21 per cento, che lancia un appello ai candidati, e lascia libertà di voto ai suoi elettori: “Noi abbiamo sempre dichiarato che, qualora fosse toccato a noi scegliere,avremmo garantito la massima competenza nei ruoli amministrativi, e tanto Erigo Pecci quanto Paola Lungarotti hanno sostenuto di avere già all’interno delle loro corpose liste persone in grado di ricoprire con capacità i ruoli in giunta”.“Bene – conclude Santoni nel suo appello – se davvero vogliono convincere i cittadini a votare per loro, ci espongano con chiarezza a chi intendono assegnare le deleghe, così davvero si avranno maggiori strumenti per poter puntare su un cavallo vincente e soprattutto competente!”.

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