L’uomo, 48enne, era stato arrestato a Roma lo scorso gennaio. Costringeva la bimba al silenzio minacciandola di far ammalare i genitori se avesse parlato
PERUGIA Subito processo per un uomo accusato di aver ripetutamente violentato la nipotina e di averla costretta al silenzio, minacciandola di far ammalare i genitori e di farli morire. Il gip di Perugia ha accolto la richiesta di giudizio immediato avanzato dalla Procura del capoluogo umbro, fissato per il 16 settembre l’udienza a carico di un romeno 48enne, arrestato lo scorso gennaio a Roma. Le indagini sull’episodio, avvenuto a Bastia Umbra, erano partite dopo la denuncia della madre che aveva raccolto le confidenze della figlia su un incubo che sarebbe andato avanti da cinque anni. Lo zio, nonché vicino di casa, avrebbe approfittato della bambina quando questa si fermava a dormire dal parente, sia quando era l’uomo a rimanere da lei. Secondo quanto ricostruito, oltre a minacciare di far ammalare i genitori della bambina, lo zio le avrebbe fatto sentire la voce di una bambina, morta a causa di una grave malattia, che la minacciava di portare con sé in cielo se non avesse taciuto le violenze. Allo stesso modo, l’uomo, tramite un falso profilo di Whatsapp, avrebbe indirizzato alla bambina messaggi minatori. Dopo aver sentito alcuni componenti del nucleo familiare della presunta vittima, i carabinieri avevano avviato degli accertamenti tecnici, provvedendo a sequestrare computer e cellulare dell’uno dove, secondo quanto era stato riferito all’epoca dell’arresto, erano state trovate conversazioni che avrebbero avvalorato l’ipotesi delle molestie e delle minacce, nonostante un tentativo di cancellare le conversazioni. L’uomo una volta indagato, inoltre, avrebbe tentato di fuggire all’estero e poi di convincere i genitori della bambina a ritirare le accuse dietro pagamento di denaro. L’indagato, difeso dagli avvocati Ilario Taddei e Melissa Cogliandro, è accusato di violenza sessuale aggravata e continuata ai danni di una minore di 14 anni. Nel corso delle indagini sono state scoperte anche foto di altri bambini, per cui è accusato anche di detenzione materiale pedopornografico. La famiglia è assistita dall’avvocato Delfo Berretti. Il quarantottenne venne arrestato, all’inizio dell’anno, mentre si sarebbe trovato sul punto di lasciare l’Italia per rifugiarsi all’estero.
Luca Fiorucci
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