Chiedono chiarezza sull’utilizzo dell’ex hotel Bastiola Coalizione progressista, Alternativa popolare e l’ex vicesindaco Fratellini

BASTIA UMBRA Non si ferma il dibattito sull’ex hotel di Bastiola che potrebbe diventare un centro di accoglienza per rifugiati. Dopo il flash mob della Lega e la replica del sindaco Paola Lungarotti – secondo cui il centro ospiterà poche persone, donne e bambini – arrivano le prese di posizione della Coalizione progressista e di Alternativa popolare. Nel primo caso, fermo restando “che l’accoglienza per noi è un valore, ci siamo prontamente attivati per affrontare questa situazione, organizzando incontri pubblici per informare e coinvolgere i cittadini. Ma ci sono anche questioni di merito: considerando la vicinanza ad altre strutture sociali di accoglienza, l’ex hotel La Villa è davvero un buon posto? La scelta è frutto di un adeguato ragionamento sul territorio? E’ essenziale valutare attentamente l’impatto sulla comunità locale, perché incide di riflesso sulle persone accolte”. E se Alternativa popolare “vigilerà attentamente su questa situazione, affinché venga tutto effettuato nella massima trasparenza e correttezza amministrativa”, a chiedere chiarezza è anche l’ex vicesindaco Francesco Fratellini che sottolinea “la necessità di un attento controllo delle certificazioni degli impianti, compresa quella per la prevenzione incendi e i pareri sanitari, che i proprietari consegnino quanta più documentazione possibile e infine un controllo del Comune per verificare che dichiarazioni e ‘stato dell’arte’ coincidano”. E alla fine interviene anche il sindaco Lungarotti che spiega che “La preoccupazione è anche cosa diventerà nel tempo, non vorremmo pensare che il nuovo gestore lo trasformi in un luogo permanente di ‘temporanee accoglienze’ e per questo chiede un incontro con il prefetto ma ‘anche ed essenzialmente’ con l’Arcisolidarietà Ora d’Aria Odv Ets onlus”.
F.P.

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