Assisi, l’idea per accelerare i tempi e togliere gli alberi dall’alveo del torrente Sulla vicenda si è in attesa delle determinazioni e anche di finanziamenti della Regione
ASSISIPer liberare il Tescio dai tronchi d’albero si potrebbe ricorrere ai privati? Potrebbe essere un’idea così da accelerare i tempi e far sì che l’alveo del torrente, sia nel tratto di Assisi sia in quello di Bastia Umbra, fortemente devastato dalla precipitazione piovosa del 23 giugno scorso, possa essere almeno liberato dagli alberi portati via dalla forza impressionante delle acque. Un tema che sta facendo discutere molto, visto che si teme che, con la brutta stagione, la presenza di tronchi di traverso sul corso d’acqua potrebbe costituire un problema al defluire delle acque e dar vita a sbarramenti e quant’altro che potrebbero portare a nuovi problemi. Sulla vicenda dell’alluvione si è in attesa delle determinazioni e anche di finanziamenti della Regione Umbria – è recentissimo l’ultimo sopralluogo dell’assessore Enrico Melasecche con i responsabili delle amministrazioni municipali di Assisi e Bastia Umbra, oltre che dei tecnici dei due Comuni -, ma pare di capire che di soldi disponibili al momento non ce ne sono. Da qui l’interrogativo se l’intervento di privati potrebbe accorciare i tempi: in soldoni, potrebbero esserci aziende interessate a recupero degli alberi per poi rivenderli, con il risultato che si potrebbero accorciare e tempi e a un costo praticamente pari a zero. Sarebbe necessario un avviso pubblico da parte della Regione per capire se tale strada è percorribile, magari sensibilizzando anche le aziende che operano in questo settore e che sono dotati di mezzi e di personale in grado di operare in questo contesto. Anche perché c’è preoccupazione da parte della gente che sperava in un intervento di ‘ripulitura’ durante l’estate, evitando complicazioni nel periodo autunnale e invernale. Resta poi tutta la questione dell’alveo e degli argini che in alcuni tratti sono stati erosi e dove sarà necessario intervenire, come ad esempio il percorso verde. Nel territorio bastiolo restano aperte le questioni legate alle passerelle (da risistemare e da rialzare, come quella di Campiglione) e all’argine, vicino alla confluenza con il Chiascio.
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