Perugia, Scoccia in pole Centrosinistra fermo

A Orvieto già in due contro Tardani A Marsciano Ranieri sfiderà Mele
Nel capoluogo e a Foligno la prima mossa è di Bandecchi. Il caso Bastia

IL QUADRO

PERUGIA Il 9 e 10 giugno 2024 votano due terzi dei Comuni (più di sessanta), la sfida è già lanciata tra candidature annunciate, presentate e tante battaglie che terranno con il fiato sospeso ancora per mesi. Anche se sembra difficile che nella città più grandi si possa arrivare oltre il Natale con la starting list dei sindaci. Almeno quelli che si giocheranno davvero la poltrona di primo cittadino.Dopo il caso Terni, Perugia diventa la madre di tutte le battaglie. Perché c’è da vedere, per il dopo Romizi, che effetto fa Baiocco preso in braccio da Bandecchi, se il centrosinistra avrà la forza di competere dopo dieci anni a pane e acqua e come il centrodestra eviterà di complicarsi la vita. Il fatto che Perugia finisca al tavolo nazionale del centrodestra non è detto che semplifichi il quadro. Almeno quello delle tensioni lungo corso Vannucci. La pole è di Fratelli d’Italia con Margherita Scoccia, assessore all’Urbanistica. Il nodo resta Progetto Perugia, lista chiave per la vittoria del Romizi I. In tanti la tirano per la giacchetta, Edi Cicchi è la bandiera da sventolare, viene dato per certo un incontro con il vice premier Antonio Tajani durante l’iniziativa azzurra di Perugia la prossima settimana e spunta un viaggio a Bruxelles in chiave Ppe. Difficile immaginarli fuori dalla coalizione.Il Pd con il campo largo di M5S e sinistra distilla incontri programmatici, ma sul nome che vale tutto ancora nulla. Resta sul tavolo il civico Paolo Belardi, a qualcuno piace il consigliere comunale Marko Hromis e la sinistra che ha chiesto le primarie non ha trovato la porta chiusa. Azione indica Giacomo Leonelli che aspetta l’ok anche dei CiviciX di Andrea Fora e sembra impossibile un ritorno di fiamma con il Pd se il campo resta largo in quel modo.

A FOLIGNO

Ecco l’altro fronte caldo. C’è Enrico Presilla in corsa per Alternativa Popolare, il partito di Bandecchi rappresentato da Stefania Filipponi (di ieri l’appoggio, ovvio, di Impegno Civile). L’altro competitor è Moreno Finamonti. Il centrodestra ha la scelta obbligata: il sindaco uscente in quota Lega Stefano Zucccarini. In alto mare la scelta del centrosinistra. Tra i nomi in ballo Joseph Flagiello e Mario Gammarota. Intanto Foligno in Comune ha proposto Diego Mattioli.

VALNERINA E SPOLETINO

A Norcia situazione unica. Il sindaco eletto nel 2019, Nicola Alemanno, è sospeso dall’incarico dal maggio scorso, per effetto della Legge Severino. Le redini del Comune sono tenute dal vicesindaco Giuliano Boccanera, tra i papabili alla fascia tricolore nel 2024. E se il centrosinistra deve ancora riordinare le idee, soprattutto dopo la scomparsa del leader, Giampietro Angelini. L’unico che finora ha annunciato la sua corsa a sindaco è Giuseppe Fausti, molto vicino alla Lega. Nel comprensorio di Spoleto, invece, si vota a Castel Ritaldi e Giano dell’Umbria, dove i sindaci uscenti Elisa Sabbatini e Manuel Petruccioli sembrano intenzionati a correre ancora e a Campello sul Clitunno, dove Maurizio Calisti non avrebbe tutto questo interesse a presentarsi di nuovo.

GUALDO TADINO

Nel Pd per il dopo Presciutti il più quotato è Giorgio Locchi, già assessore nella precedente legislatura. C’è l’incognita dell’ex assessore e vice sindaco Fabio Pasquarelli con una sua lista civica. Il centrodestra andrà unito. Il più accreditato è Erminio Fofi, già vicesindaco di Roberto Morroni.

TRASIMENO

A Castiglione del Lago il Pd e i vari cespugli di un centrosinistra (allargato a civici e M5S) sembrano orientati alla ricandidatura del sindaco uscente Matteo Burico. Qui il centrodestra appare in ritardo nell’individuazione di un’alternativa, anche per la competizione particolarmente marcata tra Lega e FdI. A Magione, termina il decennio di Giacomo Chiodini. Circolano i nomi del vicesindaco Massimo Lagetti e dell’assessore Vanni Ruggeri. Nel centrodestra ci sarebbe la volontà di candidare il consigliere regionale leghista passignanese Eugenio Rondini. A Città della Pieve il centrosinistra a trazione Pd valuta con attenzione la fuga in avanti di Lucia Fatichenti, già vicesindaco del primo cittadino Fausto Risini. Quest’ultimo lo si ritiene automaticamente candidato e potrebbe accomodarsi su una coalizione di taglio meno politico dell’ultima volta.

ALTOTEVERE

La partita vera con vista sulle Regionali si gioca a San Giustino. Fabio Buschi, già primo cittadino, ha annunciato la propria candidatura che spaccherebbe centrosinistra e Pd. Nell’altro campo Luciana Veschi, FdI, e Corrado Belloni, Lega, colonnelli di Andrea Lignani Marchesani e Riccardo Augusto Marchetti, sono chiamati a trovare una sintesi non scontata dopo le baruffe di Città di Castello. Sempre da San Giustino il sindaco dem uscente, Paolo Fratini, dovrebbe lanciare il guanto di sfida a Michele Bettarelli, in cerca di conferme a Palazzo Cesaroni. E se tra i due litiganti ne spuntasse un terzo? Per Radio Fante potrebbe essere Luciano Bacchetta. Alla Regione guarderebbe anche Mirko Ceci, segretario provinciale di Azione, che lascia la guida di Pietralunga dopo tre mandati. Per sostituirlo il centrosinistra penserebbe a Federica Radicchi, vice sindaco.

QUI GUBBIO

Per il centrosinistra è al governo Filippo Mario Stirati non ricandidabile dopo due mandati. Pronta Alessia Tasso, vicesindaco. Stirati gaurda alle Regionali. Probabile centrosinistra alternativo in campo con Leonardo Nafissi candidato a sindaco che cerca di fare il secondo circolo del Pd. Centrodestra unito con la lista Gubbio Civica: nome più gettonato Alfredo Minelli, ex presidente della Famiglia ceraiola dei Santantoniari. In ballo anche l’ex parlamentare già Sottosegretario Rocco Girlanda che continua a dirsi indisponibile. L’ex sindaco Orfeo Goracci verso la quarta candidatura, la seconda consecutiva, con due liste civiche.

IL CASO BASTIA

Il centrodestra punta a ricompattarsi e recuperare la Lega oggi all’opposizione. Prima però la lista Paola Lungarotti sindaco ha chiesto alle maggioranza chiarezza per capire se sul nome dell’attuale primo cittadino ci sia una piena convergenza. FdI non si è espressa, mentre i rappresentanti di Forza Italia (tranne l’assessore Franchi) e Bastia Popolare avrebbero fatto filtrare una certa contrarietà. Il centrosinistra è ben lungi dall’aver individuato un candidato a sindaco gradito all’intera coalizione. I nomi? Si va da Erigo Pecci a Ramona Furiani, passando per Paolo Ansideri fino alla presidente dell’ente Palio, Federica Moretti.

MARSCIANO

Scontata la ricandidatura di Francesca Mele (Lega) per il centrodestra. Sul fronte opposto Marsciano Democratica punta sull’usato sicuro con Sabatino Ranieri. Le forze che al momento fanno ancora parte del coordinamento delle opposizioni non hanno più fatto sapere niente sullo svolgimento delle primarie, inizialmente annunciate per domenica prossima.

A ORVIETO

Mentre Roberta Tardani punta al bis, si fanno avanti i primi contendenti. Hanno ufficializzato la loro candidatura Stefano Spagnoli, ex comandante della polizia stradale e la top-manager Roberta Palazzetti che si è che scende in campo con “Proposta civica”(Servizio a cura di Luca Benedetti, Massimo Boccucci, Ilaria Bosi, Massimiliano Camilletti, Giovanni Camirri, Monica Di Lecce, Luigi Foglietti, Walter Rondoni e Riccardo Serroni)

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