Tennis in carrozzina Il giovane ha comunque ricevuto il premio fair play come atleta esemplare
Il 18enne ha perso in finale agli US Open junior contro il britannico Dahnon Ward
In doppio Assieme all’austriaco Taucher è uscito in semifinale contro la coppia statunitense formata da Cooper e Majetic
di Gabriele Burini
NEW YORK A un passo dal sogno. La cavalcata di Francesco Felici agli US Open junior di tennis in carrozzina si ferma in finale. Nel momento più bello, quello più atteso e ambito, giocato sul prestigioso Louis Armstrong (il secondo campo di Flushing Meadows dopo il centrale Arthur Ashe, ndr), il 18enne umbro si è arreso contro il britannico Dahnon Ward per 6-4 6-3. Due set combattuti, in cui Felici ha messo in campo tutte le sue qualità e ha dimostrato ancora una volta, se mai ce ne fosse stato bisogno, di poter competere ad alti livelli. Solamente il britannico, 25esimo nel ranking Itf senior e ottavo in quello junior, ha avuto la meglio sul portacolori umbro in questa settimana da sogno, che si è conclusa con la vittoria del premio Sportsmanship per essersi distinto quale atleta esemplare.Felici, accompagnato nell’avventura statunitense dalla maestra personale Valeria Piccioli della Tennis Training Foligno, dove si allena quotidianamente, e dal tecnico federale Giancarlo Bonasia, era testa di serie numero 1 nel tabellone junior. E così, dopo l’esordio ai quarti di finale contro il padrone di casa Tomas Majetic, battuto in rimonta per 4-6 6-3 6-2; il 18enne umbro ha avuto la meglio anche di Charlie Cooper, anche lui statunitense, che si è piegato ai colpi di Felici in semifinale con un netto 6-0 6-3. Felici, agli US Open, ha partecipato anche al torneo di doppio con l’austriaco Maximilian Taucher:la coppia si è arresa in semifinale contro Charlie Cooper e Tomas Majetic con il punteggio di 6-7(5) 6-3 8-10. Il doppio è stato poi vinto dalla coppia britannica formata da Joshua Johns e Dahnon Ward.L’attività di Felici ha recentemente dato spunto anche alla nascita di un comitato dal nome Ricominciamo da Francesco, la cui azione è volta a favorire e sostenere la partecipazione alle competizioni sportive nazionali e internazionali del giovane atleta paralimpico umbro. L’avventura allo Slam di New York di Felici è stata resa possibile anche grazie al patrocinio del Comune di Perugia e dal sostegno della Fondazione Perugia.
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