Terzo congresso nazionale per la Mignini & Petrini che ha riunito oltre 200 partecipanti da tutta Italia
Lavori Si è parlato di disponibilità delle materie prime
Iniziativa Si è fatto il punto sulla situazione attuale e anche su quanto si prospetta per il futuro

BASTIA UMBRA Martedì si è tenuto il terzo congresso nazionale Crescere insieme di Mignini & Petrini, che compie 200 anni e che ha riunito tutta la forza vendita in Umbria. Oltre 200 persone per fare il punto sulla situazione attuale e gli scenari possibili del settore mangimistico in Italia e a livello internazionale.
Ad aprire i lavori Mario Mignini, amministratore delegato del Gruppo, che ha analizzato lo scenario generale legato al mercato agroalimentare delle materie e dell’energia. Come ha spiegato: “Dopo due anni straordinari ci ritroviamo di persona ma ci ritroviamo davanti a spettri del passato che pensavamo lontani. Siamo in una fase storica del tutto peculiare in cui i meccanismi del commercio internazionale sono inceppati e in cui ancora troppo poco si fa per intervenire su la madre di tutti i problemi, il cambiamento climatico in corso e i suoi effetti sulla sicurezza alimentare. In questo momento poi aumentano i costi di produzione ed energia e diminuiscono le disponibilità di materie prime per l’alimentazione, l’allevamento e l’agricoltura. In Italia si è aggiunta di recente anche la peste suina.
In sostanza siamo nella cosiddetta tempesta perfetta, ma abbiamo le competenze e l’esperienza per uscirne. Noi come Gruppo sono anni che anticipiamo le nostre scelte per orientarci decisi verso una sostenibilità di prodotto e di processo in linea con quella economica e dei risultati. Per far fronte al nuovo scenario – prosegue – dobbiamo spostare il focus dall’ingrediente al nutriente, gestire e mantenere il pieno controllo sulle filiere agroalimentari e investire in innovazione tecnologica”. Nel pomeriggio sono intervenuti Graziano di Filippo, responsabile tecnico, Andrea Bonucci, responsabile marketing. Si è parlato anche dell’Academy Mignini&Petrini e della volontà di incrementare il trasferimento tecnologico, ad intervenire su questo il professor Bruno Ronchi, Università della Tuscia. Sono state poi presentate le novità in arrivo per l’azienda.

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