Il caso Il segretario paga per la sconfitta «a tavolino» PAZIENZA perdere in campo, soprattutto all’inizio di stagione e, per di più, in Coppa. Ma la sconfitta ‘a tavolino’, per un grossolano errore, è difficile da digerire. In particolare in casa dell’Angelana che della ‘professionalità’ ha fatto un elemento di punta. Così è durata il tempo della doccia la gioia per la vittoria ottenuta sul Nocera; poi la scoperta dell’errore commesso (solo due fuoriquota in campo) e la consapevolezza di aver perso, per ignoranza, quanto ottenuto in campo con sudore e fatica; episodio che è costato il posto al segretario della società, Lanfranco Campana. Due anni fa, alla prima di campionato, l’Angelana, a Trestina, incorse in un altro erroraccio facendo giocare un atleta, De Luca, che era invece squalificato; anche allora i giallorossi vinsero in campo e persero a tavolino. «VOGLIO SCUSARMI con tutti gli sportivi angelani, i calciatori e il mister — dice Lucio Tarpanelli, presidente giallorosso —. Il segretario Campana, che ringraziamo per il lavoro svolto, è stato rimosso dall’incarico. Spero che ciò non ricada sull’aspetto psicologico della squadra e che non dia un’immagine sbagliata della nostra società: nessuno deve pensare che le cose qui da noi vengono fatte con sufficienza».
Maurizio Baglioni
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