IL BILANCIO
BASTIA UMBRA In attesa del conteggio ufficiale dei numeri anche se non si dovessero raggiungere i numeri del 2019, annata record per Agriumbria con 80mila presenze, l’edizione 53^ del 2022, quella ormai detta della ripartenza, comunque si annuncia in linea con il successo di tre anni fa. Nella giornata di ieri, quella di chiusura, le presenze sono state in linea con quelle della stessa giornata nel 2019. Nello staff della manifestazione c’è soddisfazione per essere riusciti ad aumentare, rispetto al passato, di 3000metri quadri l’area espositiva, che comunque non è stata sufficiente a contenere tutte le aziende degli espositori che volevano partecipare, infatti sono rimaste fuori almeno un centinaio. Ma per il futuro si nutrono forti speranze dopo le promesse fatte dalla presidente della Regione Donatella Tesei venerdì al momento dell’inaugurazione: «Abbiamo accolto con soddisfazione la vicinanza della Regione Umbria ha infatti detto Lazzaro Bogliari presidente di Umbriafiere Spa nel fare un primo bilancio della manifestazione – e siamo felici delle parole che abbiamo ascoltato. Restiamo in dolce attesa perché le azioni di sviluppo e ammodernamento del centro fieristico sono azioni di sviluppo per l’Umbria tutta». Ancora Bogliari: «Sentiamo la vicinanza delle istituzioni nazionali e regionali, che ringrazio. Il centro fiere può crescere ancora e diventare hub tecnologico-commerciale per il Centro Italia. Un sincero grazie a tutti gli espositori e alle associazioni di categoria che hanno creduto nella ripartenza».
Tanti comunque i motivi del successo di questa edizione, primo fra tutti l’aver siglato i protocolli con Aia, Anacli e Anabic, firme che sanciscono come Agriumbria sia assurto a Polo delle carni italiane. Un accordo che corrobora ulteriormente il peso della manifestazione nel contesto dell’organizzazione dei concorsi nazionali e delle esposizioni legati alla promozione delle razze italiane, con particolare attenzione alle razze bovine da carne. Successo per le competizioni nazionali e per l’asta delle Chianine, tra le più richieste nelle contrattazioni, con un top price per quella delle manze che è arrivato a 3.700 euro.
Campione assoluto del concorso di bellezza della razza chianina il toro Lucio di 13 quintali dell’azienda Marco e Matteo Luchetti.
«Siamo contenti di quanto successo in questi tre giorni – spiega Lazzaro Bogliari – nonostante il meteo non proprio favorevole, abbiamo accolto in fiera tantissimi addetti ai lavori, agricoltori, allevatori che trovano proprio in questo salone il luogo principe per accordi, affari e progetti, ma anche famiglie». «Da incorniciare chiude Bogliari soddisfatto – sono le parole delle istituzioni nazionali e locali che riconoscono il valore di Agriumbria e dell’Umbriafiere».
Luigi Foglietti

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