Michele Milletti
PERUGIA Samuele era ancora vivo quando è finito in quel fosso lungo Strada Battifoglia, a Sant’Andrea delle Fratte, nella tarda serata di martedì. Era nudo, probabilmente stordito, ma se aiutato subito probabilmente non sarebbe diventato il rigido corpo senza vita ritrovato alle nove del giorno dopo da un residente della zona intento a far jogging.
È quanto emerge dalle parole di Patricia, la transessuale rintracciata nella tarda serata di mercoledì e portata in questura perché sospettata della morte di Samuele De Paoli, stroncato ad appena 22 anni da qualcosa che è ancora un mistero.
E al momento, dopo l’apertura di un fascicolo per omicidio, è indagata dalla procura per omicidio preterintenzionale. Oggi le prime verità dall’autopsia.


«Mi sono difesa, nel fosso era vivo e chiedeva aiuto»

L’INCHIESTA

PERUGIA Samuele era ancora vivo quando è finito in quel fosso lungo Strada Battifoglia, a Sant’Andrea delle Fratte, nella tarda serata di martedì. Era nudo, probabilmente stordito, ma se aiutato subito probabilmente non sarebbe diventato il rigido corpo senza vita ritrovato alle nove del giorno dopo da un residente della zona intento a far jogging. È quanto emerge dalle parole di Patricia, la transessuale rintracciata nella tarda serata di mercoledì e portata in questura perché sospettata della morte di Samuele De Paoli, stroncato ad appena 22 anni da qualcosa che è ancora un mistero. E al momento, dopo l’apertura di un fascicolo per omicidio, è indagata per omicidio preterintenzionale.
L’INTERROGATORIO
Brasiliana di 43 anni, si è presentata davanti ai poliziotti della squadra mobile, diretti da Gianluca Boiano, e al procuratore aggiunto Giuseppe Petrazzini spiegando la sua versione su quanto accaduto lungo quella via di campagna, dopo che il ragazzo l’ha caricata nella sua auto. Un rapporto sessuale e poi l’aggressione dovuto alla qualità della prestazione – è sempre il suo racconto -, iniziata in auto e proseguita fuori. Così violenta, dice, che quando è andata al pronto soccorso insieme al suo avvocato, Francesco Gatti, le sono state sono state riscontrate tumefazioni in viso e quattro costole rotte. «Il ragazzo è caduto nel fosso, ma quando sono andata via era ancora vivo», ha spiegato agli inquirenti, che l’hanno lasciata libera di tornare a casa sua, senza nessun provvedimento nei suoi confronti.
Patrizia, secondo quanto si apprende in ambito investigativo, avrebbe anche ammesso che il ragazzo stava chiedendo aiuto mentre lei, terrorizzata da quanto accaduto poco prima nella Panda rossa di proprietà della mamma di Samuele, scappava a piedi per tornare verso via Penna dove solitamente la sera assieme ad altri transessuali si mette in attesa di clienti. Durante la sua permanenza in questura, Patrizia è stata anche visitata dal medico legale Sergio Scalise Pantuso che avrebbe rilevato contusioni compatibili con la lite raccontata agli investigatori. Insomma, la transessuale e il suo legale parlano di legittima difesa. «La mia assistita – ha commentato l’avvocato Gatti – ha evidentemente fornito una versione considerata congruente dagli inquirenti».
IL GIALLO DELLA MORTE
Ma perché un ragazzo di 22 anni muore in un fosso senza al momento segni visibili di morte violenta? Cosa realmente può essere accaduto? Le prime risposte al giallo potrebbero iniziare ad arrivare oggi, quando in tarda mattinata il procuratore capo Raffaele Cantone e l’aggiunto Giuseppe Petrazzini conferiranno a Sergio Scalise Pantuso e ai colleghi Mauro Bacci e Paola Melai (tossicologa) l’incarico per svolgere l’autopsia. Il medico legale Anna Maria Verdelli è incece il consulente nominato dall’avvocato Gatti. La famiglia di Samuele, tutelata dagli avvocati Valter Biscotti e Brenda Ercolani, è in attesa di capire quali siano le cause della morte. «Aiutatemi a capire cosa può essere successo» è l’appello lanciato mercoledì pomeriggio da mamma Sonia. L’autopsia potrà stabilire se il ragazzo è morto a seguito della colluttazione oppure se possa essere stato stroncato da un malore, magari per un terribile mix tra qualche sostanza ingerita e la situazione di forte stress vissuta con la trans.
ORARI E SPOSTAMENTI
Intanto, nella ricostruzione degli investigatori l’attenzione è incentrata soprattutto nell’ora circa intercorsa tra il momento in cui, intorno alle 20, Samuele saluta i suoi amici a Bastia e le 21 in cui una telecamera a Sant’Andrea delle Fratte lo immortala mentre fa salire in auto Patrizia. La strada racconta come possa essere stato in un’abitazione perugina, e dove possa aver partecipato a una specie di party. Se abbia esagerato con il bere o altro, sarà l’autopsia a stabilirlo.
Michele Milletti

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