L’autocertificazione è una dichiarazione che l’interessato redige e sottoscrive nel proprio interesse su stati, fatti e qualità personali utilizzata nei rapporti con la Pubblica Amministrazione, con privati e con i gestori di pubblici servizi.
Il Testo Unico sulla documentazione amministrativa riconosce ai cittadini la possibilità di dichiarare, sotto la propria responsabilità civile e penale, determinate circostanze attestate in atti pubblici, allo scopo di semplificare l’attività amministrativa. In particolare, dispone che determinate certificazioni relative a stati, qualità personali e fatti siano sostituite da dichiarazioni sottoscritte dall’interessato.
Con l’entrata in vigore della Legge n. 120 11 settembre 2020 il privato è obbligato ad accettare le autodichiarazioni. Tra i privati sono compresi anche tutti quei soggetti che si trovano a gestire rapporti di varia natura con la rispettiva utenza, quali banche, assicurazioni, uffici postali, che richiedono ai cittadini la presentazione di certificazioni rilasciate dagli Uffici comunali, con riguardo particolare ai dati presenti negli archivi anagrafici e di stato civile
La necessità di incentivare il ricorso all’autocertificazione ha l’obiettivo di agevolare il cittadino nei rapporti quotidiani non solo con i soggetti pubblici, ma anche con quelli privati, soprattutto alla luce dell’attuale emergenza pandemica che impone la limitata mobilità delle persone ed il rigoroso rispetto del distanziamento sociale.
L’intervento legislativo innovativo codificato nell’art. 30 bis, Misure di semplificazione in materia di autocertificazione, della legge 120/2020 stabilisce l’obbligo di accettare le dichiarazioni sostitutive di certificazioni e atto di notorietà al pari delle relative certificazioni anche per le istituzioni private.
Accedendo al sito dell’Anagrafe nazionale della popolazione residente (ANPR) con lo SPID o le credenziali della carta d’identità elettronica il cittadino potrà stampare la propria autocertificazione oppure potrà rivolgersi direttamente al privato o all’ufficio anagrafe comunale per ottenere la relativa modulistica.
In questo contesto, l’obbligatorietà dell’autocertificazione dei privati, in sinergia con la Pubblica Amministrazione detentrice delle informazioni auto dichiarate che potrà dar corso ai necessari controlli dando la massima disponibilità e collaborazione alla verifica dei dati senza la formalizzazione di accordi, saranno un volano indispensabile per la realizzazione della “semplifazione” consapevoli che solo con l’impegno congiunto di pubblico e privato si garantirà la massima soddisfazione dei bisogni della collettività.

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