Al via il processo contro Daniele Polzoni accusato di violenza, lesioni e sequestro
PERUGIA «Ho sempre pensato che se lo avessi denunciato lo avrei messo nei casini. Era geloso, ossessivo e quando mi picchiava diceva ’Vedi cosa mi fai fare con il tuo comportamento? E’ tutta colpa tua’». La narrazione di un amore malato, l’ennesimo, è nelle parole della 23enne di Bastia Umbra che a dicembre scorso denunciò di essere stata picchiata e violentata dal fidanzato e postò le foto choc sul suo profilo facebook: «Mi ha ridotta così, divertendosi». Ieri mattina con l’audizione della giovane è iniziato il processo a Daniele Polzoni, 30 anni di Bastia, attualmente agli arresti domiciliari con il braccialetto elettronico che aveva anche tentato di rompere tanto da far intervenire una pattuglia dei carabinieri. L’uomo – difeso dall’avvocato Luca Brufani (nella foto)– è accusato di lesioni, atti persecutori, maltrattamenti, violenza sessuale. La 23enne, assistita dall’avvocato Camillo Carini è stata sentita dal tribunale (Verola, Grassi, Loschi) nascosta dietro al paravento per paura di dover anche solo incrociare lo sguardo del suo aggressore, l’ex fidanzato. La vittima ha raccontato di una relazione intermittente durata 4 anni da quando lei aveva 17 anni e lui 7 più di lei. «Ero innamorata ma avevo tanta paura di lui», ha spiegato la giovane che ha ripercorso altri episodi di violenza e di minacce. Fino al 3 dicembre. Quando Polzoni l’avrebbe violentata in auto, picchiata e poi segregata in casa per paura che lo denunciasse. «Stai qui fino a quando non ti passano i segni», le avrebbe detto. Le ecchimosi sul volto che hanno fatto il giro del web. Lei però riuscì a scappare dall’abitazione, dopo che il fidanzato si era assopito e a denunciare ai carabinieri l’ennesima giornata di violenze e soprusi. La ragazza ha inoltre ammesso di aver iniziato a fare uso di droghe «da quando ha cominciato a frequentare l’imputato». Polzoni, difeso dall’avvocato Luca Brufani, era già noto alle forze di polizia per aver preso a morsi un amico durante una partitella al bar (ha patteggiato la pena).Sempre ieri è stata sentita in aula la responsabile del punto di ascolto antiviolenza di Bastia. Si
torna in aula il 3 e poi il 10 novembre per i testimoni di accusa e parte civile. Eri.P.
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