Bettona Il piano degli uffici finanziari per sanare le irregolarità: evitare il rischio di evasione fiscale e conteggi errati delle imposte
Tarsu e Ici, il 75% dei nominativi nella banca dati dell’Ente presenta anomalie: via al riordino
di ANDREA LUCCIOLI
e MASSIMO SBARDELLA
BETTONA – Servirà un po’ di tempo, ma non ci sono strade alternative. Il Comune si è accorto che le sue banche dati relative alla tassa sui rifiuti e all’Ici sono “sballate”. Sul piatto c’è la lotta all’evasione fiscale ed il recupero di eventuali somme “sfuggite” ai controlli degli uffici finanziari, ma non solo: serve soprattutto un riordino che garantisca i cittadini da eventuali errori. Ed ecco allora il ripensamento: via all’aggiornamento degli archivi che permetterà di correggere tutti gli errori finora riscontrati. Ifatti.In seguito alla conversione delle vecchie banche dati relative alle posizioni contributive per la tariffa sui rifiuti (Tarsu) e l’Ici, i funzionari dell’Ente si sono accorti di numerose anomalie e incongruenze.
Numeri “importanti”:su 2.472 posizioni presenti nell’archivio dei contribuenti comunali, ben 1.825 sono quelle per cui sono state riscontrate anomalie di non poco conto.
Cosa significa? Che quasi il 75% dei contribuenti bettonesi iscritti negli archivi potrebbe pagare importi errati. Ma quali sono le anomalie riscontrate? Si tratta nello specifico di codici identificativi, quantificazione delle superfici relative agli immobili e tutta una serie di dati fondamentali per l’elaborazione delle cartelle di pagamento relative alla tassa sui rifiuti e all’Ici. Per questo, nelle attività previste per quest’anno dall’Area finanziaria del Comune, è stata avviata un’attività di ricontrollo di tutte le posizioni al fine di ottenere una banca dati aggiornata e corretta. Questo è quanto si apprende nel quadro consuntivo relativo agli obiettivi di gestione previsti dal Comune. L’Ente vuole infatti evitare che si verifichino situazioni di evasioni delle imposte locali, incongruenze e conteggi errati relativi ai tributi Tarsu e Ici.
Ci vorrà del tempo, questo è chiaro, ma al termine delle operazioni il Comune sarà dotato di una banca dati aggiornata e soprattutto corretta.
Mutui, si cambia. Sempre tra le azioni previste dagli uffici dell’Area finanziaria del Comune di Bettona c’è la rinegoziazione dei mutui già in essere. Il tutto con il preciso obiettivo di ottimizzare e soprattutto ridurre i costi relativi agli interessi a carico del bilancio comunale.
In pratica i funzionari comunali incaricati avranno il compito, da qui a novembre, di verificare i tassi praticati attualmente dagli istituti di credito in base agli andamenti dei mercati finanziari e sottoscrivere un eventuale nuovo contratto rinegoziato con la banca mutuante.
Un’iniziativa che mira ad avere ricadute positive sulle casse comunali con un alleggerimento delle voci di spesa relative ai mutui già attivati.
L’obiettivo è anche quello di generare una riduzione delle spese sostenute dal Comune in ottica pluriennale.
Forse sarebbe proprio il caso che gli amministratori diano un esempio di trasparenza comincinado dalle loro posizioni e da quelle dei parenti ed affini nei confronti del fisco e delle tasse comunali?
L’esempio chiaramente dovrebbe partire dal primo cittadino e giù giù fino all’ultimo consigliere e dipendente comunale.
Per quanto riguarda i rifiuti lo sballo era già conosciuto da tempo visto che nei primo tre anni di questa aministrazione, che continua ad autodefinirsi efficiente, sono stati aumentati di circa il 45% senza alcun miglioramento dei servizi. Riguardando i conti sicuramente non potrà che emergere che il comune dovrà restituire il maltolto ai cittadini.
Poi, che oggi si siano accorti delle anomalie contabili era una cosa scontata data l’incapacità di certi soggetti che, a fronte da tanta confusione contabile, hanno recentemente addirittura progettato di fare un nuovo mercato, spendendo varie centinaia di milioni di euro, quando quelli che c’erano hanno chiuso da tempo o lo stanno facendo.
QUA NON RESTA CHE SPERARE NELLA PROVVIDENZA DIVINA O MENO CHE SIA.