SENSI UNICI & PROTESTE UN CASO CHE CONTINUA AD ALIMENTARE CONTRASTI  STRADE, sensi unici e proteste: se Santa Maria degli Angeli si lamenta, Assisi non è da meno. Mentre nella cittadina della Porziuncola continuano le lamentele dopo la decisione di rendere a senso unico via Carducci, strada che unisce via Patrono d’Italia alla Stazione ferroviaria, ad Assisi tiene banco la vicenda di via San Benedetto. Da mesi sono iniziati, da parte della Provincia, lavori per il miglioramento sostanziale del tratto viario, ma ciò ha portato all’istituzione di un senso unico che non a tutti piace. Anzi. La via in questione unisce il quartiere di San Benedetto, caratterizzato da un forte concentrato residenziale ma anche da strutture scolastiche, ricettive e religiose; collega anche la zona del campo sportivo, per proseguire verso il Subasio. Lo spostamento dell’edicola mariana all’inizio della strada e la realizzazione del marciapiedi doveva migliorarla in termini di sicurezza, ma in corso d’opera è stato attivato il senso unico discendente che ha provocato la reazione dei residenti, costretti a fare un giro lungo per poter rientrare in casa. Il Comune è intervenuto, chiedendo il ripristino del doppio senso. Ma la costruzione del marciapiedi ha provocato un restringimento della sede stradale: come sarà possibile tornare indietro? «Abbassando il profilo del marciapiede», suggerisce qualcuno, in moda da evitare una strettoia pericolosa per il passaggio, a doppio senso, di due auto, delimitata da un muro in pietra da una parte e dal nuovo manufatto dall’altra. E’ anche questione di tempi; fra poco più di un mese ricomincerà la scuola e la situazione di ‘incompiuta’ rischia di creare disagi in un’area dalla viabilità delicata al pari solo della situazione dei parcheggi.
M.B.

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