La 55enne era in condizioni disperate. I carabinieri trovano segni di bruciature nel terrazzino
ASSISI E’ morta nella tarda mattinata di ieri, Antonella R., la donna di 55 anni, originaria di San Venanzo, ustionatasi nella primissima mattina di sabato 3 novembre all’ospedale di Assisi dove era ricoverata dalla metà di ottobre nel Reparto di lunga degenza; probabilmente a causa di una sigaretta che stava fumando e che le avrebbe incendiato prima un lembo del pigiama rosso che poi avrebbe letteralmente preso fuoco. Sembra che la donna sia inciampata o si sia sentita male mentre si trovava nel terrazzo. I carabinieri hanno trovato segni di bruciature proprio nel terrazzo, mozziconi sparsi a terra – sintomo che era utilizzato proprio per fumare –, un accendino e un pacchetto di sigarette. Stando alla prima ricostruzione di quello che sembra un drammatico incidente la 55enne sarebbe poi rientrata in camera, fino a raggiungere il letto – lo proverebbe una scia lungo il percorso – , facendo scattare l’allarme antincendio. Di lì i soccorsi immediati. I sanitari avevano subito collocato sul corpo martoriato delle donna teli di cotone bagnato, mettendole anche la maschera di ossigeno per evitare il peggio. Operazioni rese complesse proprio dalle condizioni gravissime della donna. Poi il trasferimento, in ambulanza, in codice rosso, al Santa Maria della Misericordia di Perugia. All’ospedale di Assisi erano intervenuti i Carabinieri del Comando Compagnia di Assisi per la ricostruzione dell’episodio. Gli investigatori avevano sentito il personale intervenuto e anche i sanitari a bordo dell’ambulanza. Una volta arrivata a Perugia i medici del pronto soccorso perugino, vista la situazione, avevano chiesto la consulenza dei dermatologi; nel frattempo avevano allertato le strutture specializzate per trattare casi simili; in particolare il Centro Grandi Ustionati del Sant’Eugenio di Roma dove, in un primo momento, si è pensato di trasferire la donna. Ma lo spostamento non è stato possibile proprio per la gravità e l’estensione delle ustioni, con la decisione di ricoverarla in Rianimazione, in attesa di uno sperato miglioramento delle condizioni tale da consentire lo spostamento. Miglioramento che non è mai arrivato. Ieri il drammatico epilogo che lascia molti interrogativi che la denuncia del marito intende chiarire. Assistito dall’avvocato Gianni Dionigi, già nella giornata di sabato, ha presentato denuncia al posto fisso della Polizia di Stato dell’ospedale regionale di Perugia. La donna, originaria di San Venanzo, viveva con il marito a Bastia Umbra, città nativa dell’uomo ed era ricoverata da metà ottobre a causa di una grave patologia. L’uomo, in particolare aveva segnalato – tra l’altro – che il letto della camera numero 3 dove si trovava ricoverata la moglie era stato spostato dalla stanza. Un particolare – insieme al ritardo con cui è stata avvisata la famiglia, emerge sempre dalla denuncia – che ha destato alcuni sospetti. Sembra però che il letto spostato sia in realtà quello dell’anziana, gravemente malata a sua volta, che divideva la stanza con Antonella: subito trasferita in un’altra camera proprio seguito al drammatico incidente e all’entrata in funzione dell’antincendio scattato all’alba. Ora spetterà al magistrato di turno decidere se disporre l’autopsia sul corpo della cinquantacinquenne oppure archiviare il caso.
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