ASSISI PARADOSSO NELL’OSPEDALE PIU’ SCELTO DALLE NEOMAMME IL PERIODO estivo non deve far perdere di vista le problematiche che caratterizzano l’ospedale; a cominciare da quella del primario di Ostetricia e Ginecologia che, da oltre, tre anni e mezzo, attende una soluzione adeguata, a tempo pieno. C’è preoccupazione fra cittadini e anche fra gli operatori per una situazione che rischia di minare la funzionalità stessa, visto che Ostetricia e ginecologia, a caduta, garantisce gli anestesisti necessari per il reparto di Chirurgia e Pronto Soccorso, rappresentando, di fatto, il perno dell’ospedale. Un reparto che, peraltro, funziona al meglio, in virtù delle professionalità esistenti e di strutture capaci di garantire in maniera ottimale le gestanti e le puerpere che frequentano e vedono nel reparto un punto di riferimento importante per il territorio.
Nel passato ci sono state mobilitazione, proteste, proposte, consigli comunali aperti per assicurare al nosocomio la migliore funzionalità possibile: per gli abitanti del comprensorio, per i turisti, ma negli ultimi tempi l’attenzione appare calata.
Ora l’avvicinarsi della parte finale dell’anno, porterà, inevitabilmente, ad una valutazione in base la numero di parti, dell’attività svolta; con tutto quel che ne può conseguire in termini di futuro, in un contesto, quello della sanità, in cui i numeri e i costi sono sempre di più elemento fondamentale, anche a scapito della qualità dei servizi. Da qui la richiesta di una nomina in linea con una tradizione che, negli anni, ha visto la presenza di figure di spicco del settore quali Giulio Angeli prima e Pierluca Narducci poi, facendone la ‘culla dell’Umbria’; in alternativa c’è la necessità di capire, con chiarezza, ruolo e futuro del nosocomio assisano.
Ospedale che merita attenzione per quel che riguarda primari e personale, per le infrastrutture al suo servizio (a cominciare dal parcheggio, la cui asfaltatura è attesa da anni) e per tutto quanto ne consenta il migliore utilizzo; in questi ultimi giorni è stato segnalato un malfunzionamento dell’impianto di depurazione che provocherebbe cattivo odore in alcune zone del complesso ospedaliero. Anche la via di accesso — in particolare il tratto della via di Mezzo che scende verso Rivotorto e la Superstrada — avrebbe bisogno di una sistemazione, risultando assai insidiosa.
Nazione-2010-08-10-Pag10
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