L’INDAGINE
BASTIA UMBRA Carrozzeria e rivendita auto totalmente abusiva scoperta dalla polizia. Le attrezzature sono state sequestrate mentre nei confronti del 47 enne italiano che ha avviato l’attività sono scattate sanzioni per 5.500euro. L’uomo,che riparava e vendeva auto in modo totalmente abusivo, è stato individuato nell’ambito delle attività di monitoraggio svolte dagli agenti del commissariato di Assisi. Dagli accertamenti preliminari effettuati insieme al personale della polizia stradale di Perugia, sarebbe emerso come l’officina fosse completamente abusiva. L’attività infatti non è risultata essere in regola con la documentazione necessaria, come ad esempio la certificazione di inizio attività da presentare presso i competenti uffici comunali, il registro delle operazioni giornaliere e l’autorizzazione commerciale. Al momento del controllo sono state trovate diverse auto, di cui alcune in riparazione ed altre parcheggiate nel piazzale antistante il capannone, pronte per essere vendute. All’interno dell’officina invece gli agenti hanno trovato e identificato diverse persone alcune delle quali con precedenti di polizia. Una persona indossava una tuta da lavoro. L’attività di carrozzeria è soggetta all’iscrizione nel Ria (registro delle imprese esercenti attività di autoriparazione) che va richiesta presso la camera di commercio nella cui provincia ha sede operativa l’impresa di autoriparazione. Portare un veicolo a riparare presso una carrozzeria abusiva espone il proprietario a una sanzione ai sensi della normativa vigente sulle attività di riparazione e di revisione dei veicoli, perché quale proprietario del mezzo ha affidato le riparazioni ad impresa non iscritta al registro degli esercenti attività di autoriparazione. Quello delle officine abusive sta diventando un problema ricorrente. In crescita anche i lavori di carrozzeria «fai da te», cioè di chi provvede in proprio alle riparazioni, il che è ugualmente vietato. Si tratta infatti di un hobby, o meglio di un modo di risparmiare, che può rivelarsi molto pericoloso. Massimiliano Camilletti
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