Assente il 5% degli iscritti. La maggioranza dei candidati proviene dall’Umbria, ma tanti anche da Sicilia e Puglia

di Cristina Costantini

PERUGIA Oltre mille giovani aspiranti medici hanno affrontato ieri mattina, al centro congressi Umbriafiere di Bastia Umbra, il test per l’accesso ai corsi di laurea in Medicina e Chirurgia, Odontoiatria e Protesi Dentaria in lingua italiana. “Il concorso si è svolto nella massima regolarità. Abbiamo assicurato chiarezza e trasparenza, i giovani hanno lavorato bene”, ha dichiarato il presidente della Commissione Francesco Grignani, che ha fornito una serie di dati: “Su 1150 iscritti si sono presentati in 1.097, un’assenza di circa il 5%. La presenza femminile era superiore a quella maschile e la maggior parte dei candidati erano umbri. Molti sono venuti dalla Puglia e dalla Sicilia, meno – in controtendenza con gli anni passati – dalla Calabria”. I posti riservati all’Università di Perugia sono 270. A livello nazionale invece: 11.568 posti per Medicina e Chirurgia e 1.133 per Odontoiatria. La prima ad uscire, dopo il sorteggio dei settori, è stata Andrea Anastasia Dezzi di Castiglion Fiorentino: “Mi sono trovata bene con le domande di matematica e fisica, di meno con quelle di chimica. Mi piacerebbe diventare neurochirurgo”. Erano 60 i quesiti a cui i candidati hanno dovuto rispondere in 100 minuti: 10 domande di logica, 12 di cultura generale, 18 di biologia, 12 di chimica, 8 di fisica e matematica. E sono state proprio le domande di chimica ad ostacolare la maggior parte degli aspiranti camici bianchi. “Chimica era difficile, per fortuna me la sono cavata bene con le altre materie. Vorrei diventare chirurgo”, ha detto Christelle Nana, di Perugia. Studenti attratti non tanto dalla prospettiva di una professione prestigiosa, ma dal lato umano ed etico della stessa. “L’attesa della prova è estenuante. La parte della cultura generale era abbastanza semplice. Chimica? Lasciamo perdere”, ha raccontato Alex Sottile di Spoleto, poi ha aggiunto: “Vorrei specializzarmi in geriatria: mi piace stare vicino alle persone anziane, aiutarle a superare le difficoltà”. I punteggi: 1,5 punti per ogni risposta esatta; meno 0,4 per ogni risposta sbagliata; 0 punti per ogni risposta non data. “Era un test complesso, speriamo bene. La figura del cardiologo è interessante, ma c’è ancora tempo per scegliere la propria strada”, ha affermato Francesco Maggi che vive a Tavernelle. Il ragazzo era in compagnia della simpatica nonna Bruna, che ha detto: “Auguro a Francesco e a tutti questi giovani di realizzarsi nella vita. Mio nipote lo vedrei bene come medico: è studioso, attento e premuroso verso gli altri”.Oggi sarà la volta degli aspiranti Veterinari.

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