In vista del ballottaggio riunione fiume tra le coalizioni di Paola Lungarotti e Catia Degli Esposti. Gli scenari
ll termine Entro le 12 di oggi vanno ufficializzati gli accordi
di Flavia Pagliochini
BASTIA UMBRA Si tratta ad oltranza per riunificare il centrodestra in vista del ballottaggio. Ieri serie di riunione fino a notte fonda. Oggi la decisione, l’impressione è che il matrimonio alla fine si farà ma i colpi di scena sono all’ordine del giorno. C’è tempo fino a mezzogiorno di oggi per eventuali apparentamenti in vista del ballottaggio della settimana prossima, e in casa centro- destra si fanno i conti. Quanto costerebbe al centrodestra di Paola Lungarotti il matrimonio con la Lega ed eventualmente con la li sta Catia Degli Esposti sindaco? I conti sono presto fatti: in caso di apparentamento con la Lega con conseguente vittoria, da quattro consiglieri lungarottiani e due a testa per Fratelli d’Italia, Bastia Popolare e Forza Italia, si passa a quattro consiglieri Lega, due Lungarotti sindaco, 2 FdI e uno a testa per Bastia Popolare e FI. Se poi l’accordo comprendesse anche la civica della candidata degli Esposti, FdI perderebbe uno scranno in favore di Degli Esposti sindaco. Anche per questo le resistenze sono abbastanza nette, e più che apparentamento, si preferirebbe un “matrimonio di comodo”: la Lega potrebbe ottenere un vicesindaco e un assessore e si terrebbe i suoi due consiglieri di minoranza che farebbero parte della maggioranza, e nessuno della coalizione vincente al primo turno, almeno per quanto riguarda il posto in consiglio. Ieri mattina, Degli Esposti ha rassicurato i 3.211 bastioli “che hanno dato fiducia al progetto della coalizione che mi ha sostenuto” che “questo grande patrimonio di idee, di progettualità e di voglia di cambiare in meglio la nostra Bastia Umbra non sarà disperso, né vanificato, e ancor meno barattato”. Ma si muove pure lo sfidante Lucio Raspa: “Chiedo a tutte le forze politiche che hanno fatto votare per cambiare l’attuale amministrazione di unirsi alla nostra coalizione: costruiamo insieme un nuovo ‘Patto per Bastia’, al di là degli steccati ideologici. Un patto per e con i bastioli che vogliono cambiare 10 anni di amministrazione”. Sembrerebbe un appello al M5s (e a Fabrizia Renzini), ma i pentastellati lo respingono al mittente: “Al primo turno il ci siamo presentati senza apparentamenti e alleanze. E così sarà al ballottaggio. Il M5s non mercanteggia voti. Né a destra, né a sinistra. Qualora ci fosse assegnato un seggio in consiglio comunale ci adopereremo con ogni mezzo affinché tutte le istanze contenute nel nostro programma possano essere adottate e messe in atto, valutando in modo non pregiudiziale le altre proposte, poiché le idee non sono né di destra né di sinistra, o sono buone o sono cattive”.
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