Il candidato del centrosinistra sorpassa per un soffio l’ex assessore leghista Degli Esposti e si aggiudica il ballottaggio

Secondo turno Appuntamento al 9 giugno per sapere chi sarà sindaco

L’incognita Ora attesa per la scelta di Renzini e per gli eventuali apparentamenti

La sconfitta Alle 18 tutto spento nella sede del M5s, Servi mai in partita

di Flavia Pagliochini

BASTIA UMBRA La città va al ballottaggio, con Paola Lungarotti che, in ampio vantaggio (otterrà, quando manca una sola sezione, 3.784 voti, pari al 34,05%, quattro le liste: Lungarotti sindaco, Bastia Popolare, Forza Italia e Fratelli d’Italia), aspetta dal salotto di casa di sapere chi sarà lo sfidante; nella sua sede elettorale tanti volti noti, dal sindaco di Bastia uscente, Stefano Ansideri, che arriva alle sei meno un quarto, al consigliere comunale di Assisi di Fratelli d’Italia, Moreno Fortini, oltre al sindaco di Bettona Lamberto Marcantonini accompagnato dall’assessore Rosita Tomassetti. E per ore la sfida è incerta, fin quando, intorno alle 20, un boato liberatorio certifica che lo sfidante sarà Lucio Raspa, sostenuto da Pd, Impresa e Sviluppo per Bastia, Bastia Per Te e Alleanza Civica: a lui vanno 3.146 voti (pari al 28,31%) contro 3.102 voti (pari al 27,91%) della candidata di Lega, Degli Esposti sindaco e Insieme per Bastia. Quarta, mai in partita rispetto agli altri tre, Laura Servi del Movimento 5 Stelle (che era al seggio in qualità di rappresentante di lista), che ottiene 1.081 9,73%.Ora rimane da capire cosa faranno i Cinque Stelle e cosa farà il fronte della Degli Esposti, apparentemente quello più a rischio sfaldamento: un’alleanza Lega-Pd non è nelle corde, ma non è automatico che la destra, dopo essersi spaccata nel caminetto, si gli un’alleanza elettorale; probabile però che gli elettori rimangano nell’alveo del centrodestra lungarottiano. Ma è tutto da vedere cosa farà Fabrizia Renzini che ha dato vita a Insieme per Bastia ed ha portato avanti per cinque anni un’opposizione al centrodestra guidato Ansideri. Nell’attesa di sapere cosa faranno poi gli elettori il 9 giugno, c’è da ricordare che la Renzini, proprio nel segno del cambiamento che voleva per il governo della città, ha partecipato ai caminetti del  centrosinistra  prima di allearsi con la Degli Esposti. Se nella sede del Movimento 5 Stelle le luci sono spente intorno alle 18, in quella accanto della candidata del centrodestra ‘di lotta’ la voglia di parlare e scherzare va via pochi minuti dopo le otto: bocche cucite e nessuna dichiarazione, dopo che per ore è stato un testa a testa: prima Raspa avanti (per poche decine di voti), poi la rimonta con relativo sorpasso (sempre per poche decine di voti) della Degli Esposti, fino ai cinque seggi finali che ribaltano di nuovo il risultato e mandano al ballottaggio Raspa. E se dalla Degli Esposti c’è poca voglia di parlare, anche i due aspiranti primi cittadini si muovono con cautela. Paola Lungarotti, candidata del centrodestra ‘di governo’ che arriva al comitato elettorale intorno alle 20, spiega che “Ora l’obiettivo è di far capire i nostri progetti per Bastia, la città che – come ho detto nel comizio finale – tutti amiamo. Voglio ringraziare tutti gli elettori, ma ritengo prematuro parlare di alleanze, ma chi è vicino al nostro programma elettorale sarà interpellato”. Lucio Raspa, che invece ha seguito lo spoglio seduto su una sedia all’interno del comitato elettorale sin dal primo pomeriggio, si dice “soddisfatto per il risultato, tanto più dopo il successo  ottenuto  dalla Lega alle Europee, anche a Bastia.È presto per parlare di alleanze, come sempre fatto lavoreremo per trovare le  soluzioni  ai  problemi della città. Sicuramente interpelleremo chi ha programmi affini ai nostri per un progetto nuovo”, le sue prime parole. Da segnalare, infine, che la città non ha brillato per partecipazione,  registrando uno dei dati più bassi dell’Umbria: l’affluenza finale è stata pari al 71% su 16.888 cittadini con diritto di voto. Alle 12 di domenica nelle 22 sezioni allestite in tutto il comune avevano votato 3.521 elettori, pari al 20,85 per cento, un dato salito a 9.540 persone e il 56,49 per cento degli aventi diritto pari alle 19.



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