IL BILANCIO DEI DUE MANDATI

BASTIA – IL RESOCONTO di gestione 2018 è stato l’argomento di chiusura del Consiglio comunale nel quinquennio 2014-2019. E’ stata occasione per un saluto istituzionale al sindaco Stefano Ansideri che, con le elezioni del 26 maggio, concluderà dieci anni di governo della città. E’ un personaggio prestato alla politica dal mondo professionale. Esercita, infatti, a Bastia la professione di consulente del lavoro, nello studio creato dal padre Annibale, da cui è partito per assumere la presidenza provinciale di Perugia dell’ordine dei consulenti del lavoro. «Decisi di scendere in campo nel 2009 – ricorda Ansideri – per guidare il cambiamento che era diventato improcrastinabile, dopo 45 anni di governo ininterrotto della sinistra». È SODDISFATTO dell’esperienza politico-amministrativa di questo decennio? «Direi di sì, perché ho potuto fare il sindaco con una giunta che mi ha sempre seguito in spirito di collaborazione, sia nel primo che nel secondo quinquennio». Ci sono motivi di rimpianto o aspetti negativi nel lavoro di amministratore locale? «So di dire cosa nota e condivisa, ma il problema grave è il burocratismo e i tempi troppo lunghi per dare risposte efficaci ai cittadini. Serve al riguardo un intervento normativo che risolva una volta per tutti questo problema. Spetta al Parlamento sciogliere questo nodo per modernizzare il Paese». Come è stato il rapporto con i cittadini? «Buono, sono stato sempre disponibile al dialogo, anche quando ho dovuto dire ‘no’». m.s

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