Appena inaugurata, subito il pienone per Agriumbria, la classica dell’Umbriafiere Tecnologia e rispetto per l’ambiente i temi forti
L’EVENTO
Agriumbria, in svolgimento fino a domani nei padiglioni e nei box esterni
all’Umbriafiere di Bastia Umbra, è attualmente il polo d’attrazione per tutto
quanto fa parte del sistema agroalimentare e agrozootecnico italiano. Nei circa 500 stand le oltre 2500 aziende rappresentate, hanno messo in mostra le principali innovazioni del settore agrario, i nuovi mezzi e le innovative
macchine. Ma non solo “fiera” con tecnologie e animali, anche cultura con oltre 60 appuntamenti tecnici che propongono molti momenti di confronto
tra i diversi player oggi sul mercato con al centro l’innovazione, il ricambio generazionale e la qualità delle produzioni. Al taglio del nastro, insieme
all’organizzatore Lazzaro Bogliari, erano presenti l’onorevole Filippo Gallinella, presidente Commissione Agricoltura della Camera dei Deputati; Fernanda Cecchini, assessore alle Politiche agricole della Regione Umbria;
Stefano Ansideri, sindaco del Comune di Bastia Umbra; Alessandro Malavolti, presidente di Federunacoma (i costruttori di macchina agricole); Roberto Nocentini, presidente dell’Associazione italiana allevatori;
Luciano Rizzi di Fiera Verona e due rappresentanti della delegazione tunisina. Ad aprire l’edizione 2019, la cinquantunesima della ormai lunga
serie della fiera dell’agricoltura, zootecnia e alimentazione, è stato il presidente Bogliari, che nel suo discorso di apertura, ha rilanciato questa nuova prima edizione dopo i festeggiamenti del cinquantesimo anniversario, «All’insegna di alcune parole chiave sulle quali si
dovranno giocare le sfide del futuro.
Tecnologie al servizio dell’uomo e dell’ambiente, ricambio generazionale, sostenibilità, qualità e tracciabilità delle produzioni». «Siamo di fronte
alla manifestazione più importante del Centro-Sud – ha affermato
Fernanda Cecchini – vetrina imprescindibile per la nostra regione, per i nostri produttori e per le nostre eccellenze.
Umbriafiere con Agriumbria e con tutte le altre vetrine rappresenta
la buona economia e la buona amministrazione; un esempio virtuoso di società a capitale pubblico che dimostra come, se ben guidate, le Partecipate
possono produrre risultati e innovazione per tutto il sistema economico regionale». Non è mancato l’annuncio che ha dato un nuovo blasone ad Agriumbria. Infatti la sua formula sbarcherà a Bari, in quanto la parte
zootecnica di Agrilevante sarà curata da Umbriafiere. Una partnership importante che evidentemente riconosce ad Agriumbria l’essere uno dei
protagonisti principali del mercato. Il programma di oggi prevede
un convegno sulle piante officinali; il progetto Livestock Smart Farming, a cura dell’Ara Umbria; la Pac post 2020 organizzato da Cia Umbria. A seguire
un talk show, organizzato da Aia, sul consumo consapevole di carne italiana.
Luigi Foglietti
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