La Lungarotti si candida a sindaco,a Bastia in scena il tutti contro tutti

VERSO IL VOTO

BASTIA UMBRA Parte oggi la campagna elettorale con la presentazione ufficiale di Paola Lungarotti. L’attuale assessore alla Cultura si candida a succedere al sindaco Stefano Ansideri col sostegno di Forza Italia, Fratelli d’Italia, Bastia popolare e di una lista che porterà il suo nome. Non avrà l’appoggio della Lega che ha scelto di correre da sola candidando a sindaco Catia Degli Esposti, fino a poche settimane fa assessore nella giunta Ansideri. C’è per la verità ancora una flebile possibilità che la frattura tra l’anima moderata e quella radicale del centrodestra si ricomponga visto che all’inizio della prossima settimana a livello regionale è convocato un tavolo d’area chiamato a dirimere le controversie sulle candidature nei territori in vista delle Amministrative di maggio. Entro una decina di giorni sarà ufficializzato anche il candidato a sindaco del partito democratico. Il segretario regionale Giampiero Bocci ha invitato il livello locale del partito a trovare la quadra in tempi brevi. E così per martedì prossimo è stato convocato il direttivo. Sarà l’occasione per avanzare ufficialmente le candidature. Oltre al nome del segretario Erigo Pecci, potrebbe saltar fuori quello dell’ex assessore Fabrizia Renzini che dichiara: “So che il mio nome è stato fatto e che ci sono delle resistenze interne. Se ci sarà una convergenza totale del partito sul mio nome se ne può parlare”. Sul tavolo potrebbe anche finire una figura con un profilo marcatamente civico. Il direttivo poi si riunirà sabato 23 per votare tra questi il candidato a sindaco che sarà appoggiato da una lista del pd, da una del candidato stesso e da liste civiche che – assicura Pecci – “si stanno mobilitando e che potrebbero essere tre, ma prima vogliono conoscere il nome della persona da sostenere”. Quanto al movimento 5 stelle il consigliere comunale Marcello Rosignoli annuncia: “Al 99 per cento non sarò io il candidato. Al momento non c’è nulla di ufficiale all’interno del movimento. C’è solo una persona che ha avanzato la propria candidatura”. Massimiliano Camilletti