Bastia

PD: chi ha autorizzato l’abbattimento dei pioppi?

COMUNICATO STAMPA PD BASTIA

L’abbattimento del pioppeto nell’ansa del fiume Chiascio è l’ennesima dimostrazione del non governo del territorio da parte dell’amministrazione Ansideri. Anche una normale vicenda di competenza strettamente agricola, perché la coltivazione di pioppi su aree idonee tale è, le considerazioni del Sindaco fanno emergere la non conoscenza della situazione o, molto
peggio, l’incapacità di avere un controllo efficace e corretto del territorio: competenza questa specifica demandata al Sindaco attraverso gli uffici di polizia municipale e dei tecnici.

La cosa sconvolgente è che si tenta di addossare le responsabilità al privato che altro non fa che, a maturazione delle piante, procede al taglio. Ma di questa situazione molto nota alla città, in uno spazio previsto a verde pubblico attrezzato, all’amministrazione attuale è mai balenata l’idea di contattare il privato e di evitare l’abbattimento “totale“ del pioppeto procedendo ad un taglio selettivo in più fasi magari più rispettoso della bellezza naturalistica del percorso, mentre si poteva procedere al graduale reimpianto con altre specie?

Ma fin qui siamo ad errori veniali: il vero e grave errore è che il Sindaco dice di non sapere che sullo spazio demaniale di sua competenza vengono tagliate molte piante del quale lui non sa niente. E no caro sinadaco! Le ricordiamo che un normale cittadino per abbattere piante protette deve inoltrare regolare domanda agli uffici preposti e solo dopo l’autorizzazione necessarie, molto spesso con prescrizioni, si può procedere all’abbattiemnto. Noi in un primo momento , al di là dell’intervento del privato , avevamo pensato che il tutto fosse legato ad un progetto finalizzato alla salvaguardia e alla bonifica del percorso  verde; ma dalle dichiarazioni del Sindaco emerge solo che lui non ne sapeva assolutamente niente: allora scatta in noi la preoccupazione: chi ha
autorizzato lo scempio? Con quali motivazioni? Era necessario?

L’altra cosa sconvolgente è che l’Amministrazione comunale con una dichiarazione interviene ad operazione ormai conclusa: giova ricordare che tali lavori sono durati decine di giorni. E i controlli?

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