La proposta del sindaco di ridurre le tariffe agli autobus che arrivano nella città Serafica
Tagli ai check point, gli operatori: investimenti per eventi e pacchetti famiglia
di ELISA FALCHETTI
ASSISI – Di pochi giorni fa la dichiarazione del sindaco di Assisi, Claudio Ricci, di voler ridurre le tariffe del check point per gli autobus turistici.Un costo che risulta essere, secondo alcuni operatori del settore, troppo oneroso per turisti e tour operator, i quali dirotterebbero i propri clienti presso altre città che non impongono questo “balzello”. Tale intervento va inserito in una analisi più ampia e completa dei dati del turismo in Assisi, ai quali il sindaco guarda con ottimismo in considerazione del positivo bilancio, pur in un periodo di crisi peraltro ancora in corso,che “ha visto la città tenere in termini di presenze rispetto a molte altre realtà, umbre e italiane,che hanno registrato una diminuzione significativa”. Il sindaco prevede infatti che nel 2011 si registrerà un “incremento consistente”, anche in virtù delle molte nuove infrastrutture e dei servizi creati e in corso di realizzazione.Attualmente le tariffe previste per gli autobus turistici che si fermano nei parcheggi del Comune, in vigore dal 2004,sono di 72 euro per la prima notte, di 36 euro per la seconda,di 18 euro per la terza e le successive, ma se consideriamo che la maggior parte dei gruppi dorme una sola notte ad Assisi, la tariffa pagata non risulta “ammortizzabile”. Il settore che sembra maggiormente gravato da tale costo è quello del turismo “mordi e fuggi”,in quanto anche gli autobus, e sono tanti, che si fermano nella città serafica solamente per il pranzo e la visita della Basilica papale di San Francesco,durante il tragitto fra Roma e Firenze, sono tenuti al pagamento
dell’intera tariffa giornaliera.Diversa l’opinione di alcuni albergatori che ritengono la tassa ormai accettata dai principali tour operator. “Ritengo che avremmo molti più benefici in termini di incremento delle presenze – sottolinea il direttore di un albergo in zona San Pietro – se invece di ridurre il check point del 20%,investissimo il milione e quattrocentomila euro che esso produce, interamente in eventi culturali e in promozione turistica,piuttosto che reinvestire in altri settori risorse che provengono invece questo comparto”.Se tale intervento sembra riguardare soprattutto chi viaggia in gruppo, altra proposta viene avanzata da alcuni operatori che sostengono l’importanza di eleggere Assisi a meta del turismo per famiglie, con una programmazione di eventi ad hoc che possano attrarre un pubblico eterogeneo per età e interessi, uno step fondamentale,oltre alle tariffe speciali già applicate dalle strutture ricettive,potrebbe essere la promozione di biglietti “formato famiglia” per accedere ai musei e alle mostre in corso.