Bastia

«Le casette di Renzo Piano non vanno abbattute»

La Soprintendenza ha sottoposto a vincolo le tre progettazioni dell’archistar ideate negli anni Settanta
BASTIA UMBRA La Soprintendenza per i beni culturali dell’Umbria ha sottoposto a vincolo le tre casette progettate dall’archistar Renzo Piano negli anni Settanta. Le progettò su commissione della Provincia di Perugia per realizzare ‘Case Famiglia’ nel Centro di Salute mentale nell’area ex Giontella, accanto alla piscina. Quando è arrivata la decisione del vincolo? «Il Decreto è stato pubblicato lunedì 17 maggio – sottolinea Francesco Fratellini, assessore comunale all’Urbanistica (foto) –. Rende inattuabile il piano di recupero urbanistico dell’area ex Giontella approvato dal consiglio comunale lo scorso 20 novembre». Il piano urbanistico prevede la demolizione delle tre casette, peraltro in condizioni fatiscenti, in quanto non erano state sottoposte a vincolo. A questa soluzione aveva lavorato l’ex sindaco Stefano Ansideri, ottenendo da Renzo Piano una dichiarazione di cessato interesse per le casette. Sono infatti abbandonate da anni e l’area è stata ceduta, senza alcun vincolo, dall’Autorità sanitaria locale all’impresa Baldelli proprietaria dei terreni dell’area ex Giontella. Quali sono ora le soluzioni possibili? «Il vincolo secondo me è una pesante ipoteca sul completamento del recupero urbanistico dell’area – rileva l’assessore Fratellini -. Tuttavia, è possibile sbloccare la situazione mediante un accordo tra Comune, Soprintendenza regionale e impresa proprietaria del terreno, che ha depositato ricorso al TAR contro la procedura di vincolo». m.s.

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